Fleisure, l’app che ti salva la memoria

Fleisure, l’app che ti salva la memoria

Non più tardi di qualche settimana fa il presidente del consiglio Matteo Renzi volava oltreoceano per fare visita agli startupper italiani che si sono affermati nella Silicon Valley. Nel discorso tenuto al San Francisco Yacht Club il premier italiano ha esordito dicendo che la città della California è una capitale del futuro, ma anche che l’Italia è piena di città bellissime che rischiano di rimanere delle capitali del passato. In questo senso la sfida per gli italiani — ha continuato Renzi — è quello di essere sì gelosi del proprio passato ma allo stesso tempo essere in grado di proiettarsi nel futuro.

Di storie di successo nella Silicon valley, con protagonisti anche italiani, di certo non ne mancano. Quella che vogliamo raccontarvi è invece una storia che nasce negli Stati Uniti, ma che potrebbe crescere e concretizzarsi, questo almeno è quello che ci auguriamo, nel nostro Paese. Anche in questo caso si parla di tecnologia, e in particolare di un settore che è diventato ormai il pane quotidiano dell’innovazione: le applicazioni per smartphone. L’idea nasce da due giovani di origine italiana ma cresciuti e formati professionalmente oltre oceano: Davide Berretta 31 anni, giornalista (durante la sua carriera ha anche lavorato per il Wall Street Journal) che vive a New York, e Mike Lucchetta programmatore informatico residente a Buenos Aires. Dal loro sodalizio è nata Fleisure un’applicazione per iPhone, dedicata al tempo libero, già disponibile sull’App Store italiano.

Molto semplicemente Fleisure è una sorta di taccuino, un collettore di appunti, che aiuta l’utente ad organizzare in liste e categorie gli elementi salvati. Il tempo libero è il perno su cui gira tutta la potenzialità di quest’app: il primo rilascio ha una grafica minimalista con la schermata principale suddivisa in sei sezioni: film, viaggi, ristoranti, dopo cena, libri ed eventi live. Cliccando su una delle sezioni l’utente avrà la possibilità di creare una lista delle “intuizioni quotidiane” relativamente ai propri gusti. Un libro particolarmente interessante che vorremmo leggere, un ristorante da provare con gli amici o un viaggio da fare al momento giusto. Fleisure è il promemoria ideale per chi cerca uno spazio intimo, che non sia affollato di pubblicità, e che non rientri necessariamente nelle dinamiche dei social network.

E la condivisione? Anche quello non manca, ma in un’ottica meno invasiva della maggior parte delle applicazioni. L’utente infatti potrà suggerire ad altri utenti spunti particolarmente interessanti, ma i suggerimenti, soprattutto pubblicitari, che riceverà saranno legati esclusivamente agli elementi che decide di mettere nella lista. «Quello che stiamo cercando di fare è capire come gli utenti interagiranno con un’applicazione di questo tipo — ha raccontato a Linkiesta Davide Berretta — il nostro è ancora un progetto in itinere, ma la semplicità che sta alla base di Fleisure pensiamo possa essere la sua forza. L’idea è frutto semplicemente di un’esperienza personale — aggiunge Davide —, molto spesso mi è capitato di essere catturato dalla locandina di un film o da un libro interessante che poi scordavo. L’applicazione che abbiamo creato, almeno per il momento, serve proprio a questo, ricordare quando serve gli input che raccolgo durante le mie giornate».

«Sappiamo bene di immetterci in un mercato in cui la competitività è altissima, e molte app spesso durano lo spazio di un mattino. Proprio per questo abbiamo deciso di sbarcare sul mercato italiano, perché ci sembra quello che possa garantirci le migliori possibilità di espansione e diffusione di un’applicazione di questo tipo. Sicuramente rilasceremo degli aggiornamenti a breve, e la nostra idea è quella di creare un legame diretto tra l’utente e i venditori, tra i quali speriamo possano esserci ad esempio librerie, agenzie di viaggi e anche alberghi e ristoranti». Sul versante squisitamente tecnico si è scelto di sviluppare Fleisure su una sola piattaforma per studiarne meglio il comportamento, ma in futuro, come ci tiene a sottolineare Berretta, si punta a sviluppare Fleisure anche per Android.

L’entusiasmo è quello di chi mette a frutto mesi di lavoro. Fleisure è infatti la primogenita della società omonima fondata dai due giovani startupper qualche tempo fa. Loro, con in corpo forse un po’ di incoscio campanilismo, hanno deciso di investire sul mercato italiano, e per capire se si tratterà della scelta giusta bisognerà solo aspettare. Nella speranza magari di poter raccontare in futuro, una storia italiana di successo.

Entra nel club, sostieni Linkiesta!

X

Linkiesta senza pubblicità, 25 euro/anno invece di 60 euro.

Iscriviti a Linkiesta Club