Kubrick girò il (finto) allunaggio?

Kubrick girò il (finto) allunaggio?

Shining è uno dei più famosi film di Stanley Kubrick, ma anche uno dei più complessi e analizzati, alla ricerca di significati nascosti e simbologie. Una delle più bizzarre teorie è una specie di teoria del complotto dentro la teoria del complotto. Secondo alcuni Shining non è semplicemente un adattamento del romanzo di Stephen King ma un gigantesco tentativo, da parte di Kubrick, di dirci qualcosa di più grosso: che dopo aver girato 2001: odissea nello spazio nel 1968, Kubrick sia stato assoldato dal governo degli Stati Uniti per filmare il finto allunaggio e convincere il mondo che la NASA fosse in grado di mandare un uomo sulla Luna. Nascosti dentro a Shining ci sarebbero indizi che suggeriscono il coinvolgimento di Kubrick nell’ipotetica messa in scena dell’allunaggio. E l’intero film sarebbe un modo — celatissimo e complicatissimo — di dire a tutto il mondo qualcosa che, in realtà, non poteva dire.

Vale la pena raccontare questa teoria, anche solo per quanto è matta e per capire come si possa costruire una teoria complottista su qualsiasi cosa. Vediamo una per una le argomentazioni, a partire da un matto documentario di trenta minuti che analizza l’intero film in questa ottica.

1. La premessa fondamentale della teoria è che Jack, il protagonista di Shining, e Danny, il figlio di Jack, sono i due lati di Kubrick. Jack è il lato pratico, Danny è il lato sognante.

2. L’Overlook Hotel di cui Jack deve prendersi cura, invece, è una metafora degli Stati Uniti (è costruito su un cimitero indiano, no?). E il manager dell’Overlook Hotel che affida a Jack il compito di prendersi cura dell’hotel è, ovviamente, il governo. Mentre il manager parla con Jack ha un’aquila dietro alla testa, sulla scrivania ha una bandiera americana e l’attore che lo interpreta ha un parrucchino che lo farebbe assomigliare a John F. Kennedy.

3. A un certo punto, l’Overlook Hotel viene colpito da una tempesta di neve. Simbolica di… esatto, la guerra fredda.

4. Nella sala in cui Jack scrive il suo romanzo c’è un murale indiano. Il murale indiano assomiglia in modo sospetto a dei missili pronti a partire. È il primo avvicinamento ai temi dello spazio e della Luna.

5. Le gemelle vestite di azzurro che Danny vede sono le figlie del precedente tenutario dell’Overlook Hotel, morte quando questo è impazzito e ha ucciso l’intera famiglia. Nel romanzo di King, le bambine non erano due e non erano gemelle. Il tenutario aveva solo una figlia. Perché sono diventate due nel film? Perché nel simbolismo del film, il precedente tenutario della missione affidata a Jack/Kubrick è la NASA. E le missioni precedenti alla Apollo erano chiamate… Gemini. Gemelle.

6. La scena con Danny che gioca sulla moquette è l’apice di tutta la simbologia. Innanzitutto la piattaforma di lancio di Cape Canaveral da cui è stato lanciato il missile che ha portato (o, be’, avrebbe portato) l’Apollo 11 sulla Luna ha una forma simile al pattern esagonale della moquette. E proprio al centro di uno di questi esagoni c’è Danny che, guarda caso, ha un maglione con sopra… un missile con sopra scritto: Apollo 11.

7. Danny/Apollo 11, dopo essere stato lanciato dalla piattaforma di lancio di Cape Canaveral va verso uno dei più inquietanti luoghi dell’intero film: la stanza 237. La stanza è un insieme di simbologie chiarissime per i complottisti.

Nel romanzo di King, la stanza non è la 237 ma la 217. Perché Kubrick ha cambiato il numero? Perché 237mila miglia era la distanza accettata della Luna dalla Terra (in realtà la distanza è 238mila miglia, ma ai complottisti poco importa). Sul portachiavi della stanza 237 c’è scritto ROOM N° 237. Che cosa si può riscrivere mescolando le lettere di questa scritta? Ma MOON ROOM naturalmente. La stanza della Luna. Ovvero, il set cinematografico in cui Kubrick avrebbe girato il falso allunaggio. Nella stanza 237 non c’è nulla di vero.

8. La scena in cui la moglie di Jack entra nella stanza in cui lui sta scrivendo il suo romanzo e scopre che suo marito non ha scritto altro che pagine e pagine di variazioni sulla stessa frase, “All work and no play makes Jack a dull boy”, non è presente nel romanzo di King e scritta appositamente per il film. E anche qui c’è un indizio. Pensavamo che ci fosse scritto “All work and no play makes Jack a dull boy” (letteralmente “Tutto lavoro e niente svago rendono Jack un ragazzo noioso”), ma in realtà la prima parola della frase non è “all”, tutto, ma A11. Apollo 11. Il lavoro sull’Apollo 11 rende Jack/Kubrick un ragazzo noioso.

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9.La scena in cui Jack rende chiara la sua pazzia e parla delle sue responsabilità nei confronti dell’Overlook Hotel è un riferimento al peso del contratto sottoscritto da Kubrick con gli Stati Uniti d’America, il contratto che lo obbliga a girare il finto allunaggio e a mentire sul fatto che non siamo veramente andati sulla Luna. A un certo punto Jack dice alla moglie: «tu ce l’hai una vaga idea di cosa sarebbe il mio futuro se non ce la faccio a mantenere gli impegni che ho preso?».

Per fortuna, Kubrick ha onorato il suo contratto con gli Stati Uniti, girato il finto allunaggio e poi è andato avanti a regalarci capolavori del cinema come Full Metal JacketEyes Wide Shut e, naturalmente, Shining.

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