Nella notte dell’8 febbraio 2015 si è svolta a Los Angeles la cinquantasettesima edizione dei Grammy Awards, i premi per la musica della National Academy of Recording Arts and Sciences (il corrispettivo del settore discografico dell’Academy dei premi Oscar). Ci sono Grammy per ogni genere musicale e per ogni professionalità della musica — in tutto ci sono oltre 100 categorie — ma qui sotto trovate i più importanti. I quattro nomi che ricorderemo per i Grammy 2015 sono Beck (che ha vinto, tra gli altri, il premio come miglio album), Sam Smith (miglior canzone e miglior artista esordiente), Pharrell (miglior videoclip) e Beyoncé (migliore performance R&B e migliore canzone R&B). E poi Kayne West, ma come successe nel 2009 ai Video Music Awards di MTV, per un motivo diverso dai premi che ha ricevuto.
I vincitori
I migliori album
Album dell’anno: Morning Phase di Beck
Miglior album rock: Morning Phase di Beck
Miglior album R&B: Love, Marriage & Divorce di Toni Braxton & Babyface
Miglior album country: Platinum di Miranda Lambert
Miglior album di pop vocale: In the Lonely Hour di Sam Smith
Miglior album rap: The Marshall Mathers LP2 di Eminem
Miglior album alternative: St. Vincent di St. Vincent
Miglior album urban: G I R L di Pharrell Williams
Miglior album dance/elettronica: Syro di Aphex Twin
Miglior album pop: Cheek to Cheek di Lady Gaga & Tony Bennett
Miglior album Americana: The River & The Thread di Rosanne Cash
Le migliori canzoni
Miglior canzone rock: Ain’t It Fun dei Paramore
Migliore collaborazione rap cantata: The Monster di Eminem ft. Rihanna
Migliore canzone R&B: Drunk In Love di Beyonce ft. Jay Z
Miglior canzone dell’anno: Stay With Me (Darkchild Version) di Sam Smith
Miglior canzone rap: i di Kendrick Lamar
Migliori performance
Miglior performance R&B: Drunk In Love di Beyoncé ft. Jay Z
Miglior performance pop: Happy di Pharrell Williams
Miglior performance rock: Lazaretto di Jack White
Miglior performance metal: The Last In Line dei Tenacious D
Miglior performance pop di gruppo: Say Something dei A Great Big World ft. Christina Aguilera
Miglior performance rap: i di Kendrick Lamar
Miglior tutto il resto
Miglior registrazione dell’anno: Stay With Me (Darkchild Version) di Sam Smith
Miglior videoclip: Happy di Pharrell Williams
Miglior artista emergente: Sam Smith
La lista completa dei vincitori la trovate sul sito dei Grammy
Le migliori canzoni della serata
Nel corso della serata dei Grammy, quasi quaranta musicisti si sono alternati sul palco, suonando, cantando e ballando. Abbiamo scelto quattro momenti che dovreste proprio vedere.
Beyoncé non ha cantato una sua canzone, ma un classico gospel statunitense Take My Hand, Precious Lord del reverendo Thomas A. Dorsey. L’ha fatto senza effetti speciali e senza coreografie pazzesche, solo con una gran voce.
La strana collaborazione tra Paul McCartney e Kanye West continua, stavolta includendo un’altro gigante della musica statunitense: Rihanna. Insieme, i tre, hanno presentato un nuovo singolo: FourFiveSeconds.
Annie Lennox, la metà femminile degli Eurythmics, è apparsa a sorpresa sul palco dei Grammy per duettare col cantautore irlandese Hozier. E ha dimostrato di saperci ancora fare alla grande.
Beck e Chris Martin dei Coldplay, apparentemente, non stanno nemmeno nella stessa categoria musicale. Il primo è diventato famoso per il suo rock a bassissima fedeltà, l’altro per la ricchezza e la coralità delle sue canzoni. Eppure il loro duetto voce e chitarra su Heart Is a Drum è un piccolo gioiello.
Kanye West l’ha quasi fatto di nuovo
Nel 2009, Kayne West è salito sul palco degli MTV Video Music Awards durante la premiazione a Taylor Swift per il miglior video musicale di un’artista donna, interrompendo il discorso di Swift per dire la famosa: «Imma Let You Finish, but Beyoncé had one of the best videos of all time», ti lascierò finire ma Beyoncé ha fatto uno dei migliori video di tutti i tempi. Durante la cerimonia dei Grammy 2015, Kayne l’ha quasi fatto di nuovo. Mentre Beck riceveva il premio per il miglior album dell’anno, Kanye è salito sul palco — scherzosamente, dicono quelli di BuzzFeed — per poi scendere senza dire nulla.
Ma qualcosa da dire Kanye ce l’aveva. Poco dopo, parlando con Vanity Fair, Kanye West ha commentato:
«Non so neanche che cosa ha detto [Beck]. So solo che se i Grammy vogliono che i veri artisti continuino a venire qui, devono smettere di prenderci in giro. Non giocheremo più con loro. […] E Beck deve rispettare l’arte, avrebbe dovuto dare il suo premio a Beyoncé. A questo punto, ci siamo stancati. Se riduci il valore dell’arte, non rispetti il mestiere e schiaffeggi la gente in faccia dopo che ha prodotto un’opera monumentale, vuol dire che non hai rispetto per l’ispirazione. Noi, come musicisti, dobbiamo ispirare la gente che va al lavoro ogni giorno. Loro ascoltano quel disco di Beyoncé e sentono che li porta da un’altra parte. E poi fanno questi eventi promozionali, e suonano la musica sopra il discorso dell’artista perché vogliono pubblicità. Non giochiamo più con loro. E, tra l’altro, io, mia moglie e mia figlia abbiamo una nuova linea di vestiti, per cui non farò nulla che potrebbe mettere mia figlia a rischio, ma eccomi qui a lottare per la creatività. È per questo che non ho detto niente stasera, ma sapete tutti quello che volevo dire quando sono salito sul palco».