Nel 1986 l’autore di romanzi per ragazzi Roald Dahl (Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato, Matilda 6 mitica, Il GGG) scrisse una lettera aperta per convincere i genitori di bambini piccoli a vaccinare i propri figli. Nella lettera, Dahl racconta la morte della figlia, Olivia, in seguito a un peggioramento del morbillo da cui era affetta e ricorda quando tutto questo possa essere evitato per una semplice vaccinazione, molto meno rischiosa delle conseguenze del morbillo. La lettera venne pubblicata in un libretto della Sandwell Health Authority, ma è tornata a circolare parecchio in seguito a un’epidemia di morbillo in California. Ecco la lettera.
Olivia, la mia figlia più grande, si è presa il morbillo quando aveva sette anni. Mentre la malattia faceva il suo corso, ricordo che le leggevo dei libri mentre era a letto e che non ero particolarmente preoccupato. Poi, un mattina, mentre già iniziava a stare meglio, ero seduto sul suo letto e le facevo vedere come fare dei piccoli animali con degli scovolini colorati, e quando era il suo turno ho notato che le sue dita e la sua testa non stavano lavorando insieme, e che lei non riusciva a fare niente.
«Ti senti bene» le ho chiesto?
«Mi sento assonnata», mi ha risposto.
Nel giro di un’ora aveva perso conoscenza. Dodici ore dopo era morta.
Il morbillo si era trasformato in una cosa terribile chiamata encefalite morbillosa e non c’era niente che i dottori potessero fare per salvarla. Mia figlia è morta ventiquattro anni fa, nel 1962, ma anche adesso, se un bambino col morbillo sviluppa la stessa reazione al morbillo che ha avuto Olivia, non ci sarebbe comunque nulla che i dottori possono fare.
Ma oggi i genitori possono fare qualcosa per essere sicuri che queste tragedie non capitino ai loro figli. Possono insistere perché i loro figli siano immunizzati contro il morbillo. Non ho potuto farlo per Olivia nel 1962, perché in quegli anni vaccini affidabili contro il morbillo non erano ancora stati scoperti. Oggi esiste un vaccino sicuro ed è a disposizione di ogni famiglia. Basta chiedere al proprio dottore di somministrarlo.
Non è ancora accettato che il morbillo possa essere una malattia pericolosa. Credetemi, lo è. Credo che i genitori che rifiutano di far vaccinare i loro figli, stiano mettendo a rischio le vite di quei bambini. In America, dove la vaccinazione contro il morbillo è obbligatoria, malattie come il vaiolo sono state praticamente debellate.
Qui in Gran Bretagna abbiamo ancora centinaia di migliaia di casi di morbillo ogni anno perché molti genitori, per ostinazione, ignoranza o paura, continuano a rifiutarsi di far vaccinare i propri figli. Di queste centinaia di migliaia, 10mila avranno un effetto collaterale o un’altro. 10mila svilupperanno infezioni alle orecchie o ai polmoni. Circa 20 moriranno.
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Ogni anno circa 20 bambini in Gran Bretagna moriranno di morbillo.
E quali sono i rischi che vostro figlio correrà se lo fate vaccinare?
Praticamente nessuno. Ascoltate. In un’area di circa 300mila persone, ci sarà un solo bambino ogni trent’anni che svilupperà effetti collaterali pericolosi dalla vaccinazione al morbillo. È una possibilità su un milione. Penso ci siano più possibilità che vostro figlio si strozzi mangiano una barretta di cioccolato che si ammali in seguito alla vaccinazione per il morbillo.
Quindi, perché vi state preoccupando? È quasi un crimine non vaccinare vostro figlio.
L’età giusta e a 13 mesi ma non è mai troppo tardi. Tutti i bambini che vanno a scuola e che non sono ancora stati vaccinati contro il morbillo dovrebbero pregare i loro genitori di essere vaccinati il prima possibile.
Ho dedicato due dei miei libri a Olivia, il primo era James e la pesca gigante. E lì era ancora viva. Il secondo è stato Il GGG, dedicato alla sua memoria dopo che è morta di morbillo. Vedrete il suo nome all’inizio di ognuno di questi libri. E so che sarebbe felicissima se sapesse che la sua morte ha aiutato a salvare altri bambini da una gran quantità di malattie e morti.