Con il car sharing elettrico Milano è sempre più capitale della mobilità

Con il car sharing elettrico Milano è sempre più capitale della mobilità

Milano sempre più città della mobilità. Meglio se condivisa, ancor meglio se ecologica. Dal 15 giugno una nuova flotta di automobili sfilerà per le vie della città: sono le cento “equomobili” del nuovo servizio di car sharing Share’Ngo, le biposto gialle totalmente a impatto zero. Ma soprattutto a flusso libero, vale a dire che chi le utilizzerà non dovrà preoccuparsi di ricaricarle né tantomeno di parcheggiarle in apposite piazzole di sosta attrezzate. In più, e qui forse la vera novità, le tariffe saranno personalizzate a seconda del tipo di utilizzo che se ne fa, o della tipologia di utente che sceglie di utilizzare il servizio.

Sei uno studente fuori sede? Paghi di meno. Sei un pendolare? Paghi di meno. Vivi lontano dalle fermate dei mezzi pubblici? Paghi di meno. Sei una donna? Non paghi, ma solo dall’una di notte alle sei di mattina

Sei uno studente fuori sede? Paghi di meno. Sei un pendolare? Paghi di meno. Vivi lontano dalle fermate dei mezzi pubblici? Paghi di meno. Sei una donna? Non paghi, ma solo dall’una di notte alle sei di mattina. Sì perché tra le diverse idee (di marketing?) attuate per lanciare il servizio Share’Ngo, quella che si prefigge di essere la più incisiva è la possibilità di utilizzare il servizio gratuitamente da parte delle donne durante l’orario notturno, per una questione di sicurezza, così pare. Per tutti gli altri gli sconti varieranno e potranno arrivare fino al 50% del costo del noleggio. Attraverso il sito equomobili.it è possibile scoprire quale sarà la tariffa applicata al singolo utente, attraverso la compilazione di un form di profilazione che precede la registrazione. In ogni caso verranno favoriti i comportamenti orientati alla condivisione. Le tariffe quindi potranno variare dai 0,28 euro al minuto fino ai 0,14 euro al minuto. Qualcuno lo ha già definito il car sharing di sinistra.

Le italo-cinesi ZD sono delle automobili 100% elettriche, con un bagagliaio da 300 litri, 120 km di autonomia con una velocità massima raggiungibile di 80 km/h

Dal punto di vista delle caratteristiche tecniche le italo-cinesi ZD sono delle automobili 100% elettriche, con un bagagliaio da 300 litri, 120 km di autonomia con una velocità massima raggiungibile di 80 km/h. La registrazione al servizio ha il costo di 10 euro, mentre il meccanismo di prenotazione è più o meno uguale alla maggior parte degli altri servizi di car sharing già esistenti in città: si scarica l’applicazione su smartphone o tablet (tutto disponibile a partire dal prossimo 15 giugno) e una volta loggati si cerca l’auto più vicina, con un tempo di prenotazione della durata di trenta minuti. Una volta terminato il noleggio, il costo verrà addebitato sulla carta di credito dell’utente. Con tariffe personalizzabili dicevamo, da 14 a 28 centesimi, che vanno a fare concorrenza ai vari operatori presenti già sul mercato: 0,29 euro/min di Car2Go (che diventano 0,23 con le schede ricaricabili) — primo servizio di car sharing presente a Milano dall’agosto del 2013 — seguite da 0,25 euro/min dalle 500 Enjoy di Eni e 0,27 euro/minuto delle Up di Twist.

Si ingrossa così il parco macchine in condivisione a Milano, le cento equomobili di Share’Ngo andranno ad aggiungersi alle 644 di Enjoy tra Fiat 500 e Fiat 500L, alle 700 smart di Car2Go e alle 500 di Twist, e ad altre cento vetture tra E-vai (servizio di car sharing elettrico di Trenord) e GuidaMi (il servizio gestito da Atm). «Con l’arrivo delle Equomobili Milano raggiunge un nuovo primato europeo in tema di mobilità condivisa — ha dichiarato l’assessore alla Mobilità e Ambiente del Comune di Milano Pierfrancesco Maran in occasione della presentazione del servizio il 19 maggio scorso — per la prima volta i mezzi elettrici offrono un servizio di car sharing puro, senza prevedere l’obbligo di essere riportati alle colonnine di ricarica, oltre a personalizzare il servizio». Un’offerta particolarmente apprezzata da Palazzo Marino sia in termini di prezzo che di impatto ambientale: «Questo nuovo sistema — ha aggiunto Maran — coniuga alla perfezione due esigenze, offrendo da un lato un servizio totalmente a impatto zero e dall’altro un mezzo di trasporto a misura di portafoglio, per mezzo della tariffa personalizzata».

L’ecosistema della condivisione è in continuo movimento nel capoluogo lombardo, incentivato anche dalla vetrina dell’esposizione universale in scena in città fino alla fine di ottobre. Proprio per questa occasione Palazzo Marino sta pian piano mettendo in circolo le mille biciclette elettriche che vanno a integrarsi al già rodato BikeMi, il sistema di bike sharing cittadino. Mille mezzi a pedalata assistita, che in aggiunta ai 3.600 tradizionali, fanno di Milano la prima città con un sistema di bike sharing integrato. Quache intoppo di carattere logistico invece per quanto riguarda l’avvio del sistema di scooter sharing, il servizio di condivisione dei mezzi a due ruote doveva partire a marzo, ma con probabilità sarà attivo soltanto da giugno in poi. A frenare la partenza sono state le difficoltà legate all’assicurazione per chi guida il mezzo, ma anche problematiche relative alle zone di parcheggio, o molto più semplicemente impedimenti di tipo igenico sanitario dovute alla condivisione di un unico casco da parte dei passeggeri.   

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