Poco tempo fa parlavamo di Google Play Libri e di come stia gestendo diciamo non benissimo il proprio ruolo in seconda fila sulla scena dell’editoria digitale. Per chi se lo fosse perso, infatti, è stata segnalata la presenza di diversi eBook piratati all’interno appunto di Google Play Libri e, stando alle fonti, l’azienda sta facendo orecchie da mercante alle proteste degli autori.
Ebbene, è di ieri la notizia secondo cui una quantità poco accettabile degli eBook proposti da Google siano in realtà malware. Anche se non sapete di cosa si tratta, la parola vi fa già capire che non si tratta di mini pony. Recita infatti Wikipedia:
Nella sicurezza informatica il termine malware indica un qualsiasi software creato allo scopo di causare danni a un computer, ai dati degli utenti del computer, o a un sistema informatico su cui viene eseguito.
In pratica, quindi, tanti degli eBook su Play Libri non lo sono affatto, e sono invece piccoli virus travestiti da letteratura digitale e piazzati lì in attesa che a qualche malcapitato venga voglia di leggere. Stiamo parlando di almeno 652 titoli, di cui HDBlog fornisce anche una piccola lista: non è affatto un numero irrisorio, considerando che lo stesso eBook è acquistabile e scaricabile per un numero potenzialmente infinito di volte.
Almeno 652 titoli su Play Libri di Google non sono ebook, ma malware, piccoli virus travestiti da letteratura digitale
E in tutto questo, cosa fa Google? Ovviamente è necessario ascoltare entrambe le campane prima di trarre conclusioni, ma da uno dei principali retailer di eBook al mondo ci si aspetta non meno di un’azione decisa e repentina. E magari già alla segnalazione del primo problema, senza delegare la rogna agli editori ed attendere la figurella successiva.
Se poi non rientra più nei piani di Google aggiudicarsi il primato nel mercato della rivendita editoriale (e dal silenzio dell’azienda si potrebbe quasi ipotizzare sia così) sarebbe sufficiente tutelare i propri “clienti” — noi lettori — sistemare le cose e chiudere quindi baracca e burattini. La lealtà di un lettore non è cosa da prendere alla leggera, e lasciare che il tuo servizio vada a rotoli mentre ti occupi di altre priorità non farà di certo onore al tuo marchio.