L’Unirenzità, la parodia della sinistra italiana nell’era di Matteo

L’Unirenzità, la parodia della sinistra italiana nell’era di Matteo

L’esempio più celebre è Il Lercio, vero e proprio fenomeno mediatico online, con le sue notizie inventate che talvolta – ahinoi – risultano sinistramente simili a quelle che i giornali veri relegano nelle loro tanto vituperate, quanto remunerative, colonne a destra. Ma non è il solo esempio di mock journalism all’italia. 

Uno degli esempi più recenti, che sta spopolando in queste settimane, è l’Unirenzità, la parodia del giornale fondato da Antonio Gramsci nel 1924 e – dicono gli autori del sito – «sfondato da Matteo Renzi nel 2015». Bersaglio della satira è soprattutto la linea del giornale diretto oggi da Erasmo De Angelis, a loro dire (e non solo) troppo filo-governativo, con la pagina delle lettere «Caro Segretario ti scrivo…», i suoi titoli ottimisti, le sue polemiche contro la minoranza del partito ostile a Renzi. E, più in generale, sulla levità e la deriva destrorsa del nuovo corso – non solo giornalistico – dei dem.

Così, nell’Unirenzità si trovano notizie su Aurora Ramazzotti nuovo segretario dei Giovani Democratici. Su Gianni Morandi che grazie al Jobs Act è riuscito ad assumere sua moglie Anna. Su Pietro Ichino che vuole delocalizzare Pompei a Dubai

Ovviamente, non manca nemmeno il generatore automatico di lettere a Matteo Renzi. Ad esempio: 

Caro segretario

premesso che ho sostenuto Massimo D’Alema sono rimasto ipnotizzato dal tuo portamento. Ti ringrazio per aver ridotto il buco dell’ozono e vorrei chiederti: non credi che i professori bisognerebbe menarli? Luca, 102 anni.

RISPOSTA: Caro compagno, chiederò un parere a Tosi

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