Offerte di lavoro, i segni per capire quali sono da rifiutare subito

Ci sono dettagli, manifestazioni che emergono fin dal giorno del colloquio. Bisogna fare buona impressione, ma anche loro. E se non la fanno, meglio darsela a gambe

Se un posto di lavoro è quello giusto lo si può capire fin dal primo giorno. A volte, anche prima: nel giorno del colloquio. Esistono segni che il candidato, mentre incontra i suoi, forse, eventuali colleghi e datori di lavoro, non deve lasciarsi sfuggire. Sono spie importanti, robe da non sottovalutare, indicatori che lasciano trasparire se l’azienda è solida, o seria. Se i lavoratori sono motivati e se l’ambiente è sereno e produttivo. Se le prospettive sono buone o meno. Il bravo cercatore di lavoro, a meno che non abbia necessità o urgenze immediate, ne dovrà tenere conto.

Ma quali sono questi segnali? Li illustra bene questa infografica, elaborata da Approved Index, che li elenca in vignette simpatice. Ad esempio, l’azienda non è nuova, ma chi ci è arrivato sembra sempre smarrito. È segno allora che c’è un ampio ricambio, che di solito è un bene, ma se è troppo esteso significa proprio il contrario. Oppure: le persone che lavorano sono irritate, intimorite dal capo, o litigano perfino di fronte ai candidati? Meglio cambiare aria. I dipendenti si lamentano o parlano alle spalle degli altri fin dal giorno del colloquio? Dite ciao. I vostri selezionatori restano vaghi sia nei compiti da assegnare che nella paga, oppure non sanno fare previsioni di lungo periodo e non hanno nemmeno una buona opinione del posto in cui si lavora? Abbiate gambe.

Queste e altre raccomandazioni, allora, le trovate illustrate qui sotto.

Le newsletter de Linkiesta

X

Un altro formidabile modo di approfondire l’attualità politica, economica, culturale italiana e internazionale.

Iscriviti alle newsletter