Sneacker, jeans e biberon. Sono le baby mamme, un nutrito popolo di ragazzine che a nemmeno 19 anni già vanta almeno un figlio a carico. Secondo gli ultimi dati Giovani.Stat, nel 2014 sono state circa il 2% delle oltre 331mila donne fino ai 34 anni che lo stesso anno hanno dato alla luce un bambino. Di queste mamme teen circa il 74% ha tra i 18 e i 19 anni, 1 su 4 non supera i 17. In termini numerici le minorenni con almeno un figlio sono circa 2mila. Skuola.net racconta il fenomeno e quattro storie di queste piccole donne con un grande coraggio che verranno celebrate il prossimo 8 maggio, quando la festa della mamma sarà anche la loro.
Nel 2014 le teen mom made in Italy vincono sulle straniere. Delle italiane, 5.483 hanno fino a 19 anni, 1580 ne raggiungono al massimo 17. Oltre 2mila sono invece quelle di nazionalità straniera, ma di queste solo 370 sono minorenni. Il 18% di baby mamme porta la fede al dito. Naturalmente la maggior parte delle sposate si concentra tra le ragazze che hanno tra i 18 e i 19 anni. Delle under 17, vista pure la tenera età, nemmeno l’1% ha ancora fatto il suo passo verso l’altare. E chi pensa che il fenomeno delle mamme teen riguardi in solo il Sud Italia è costretto a ricredersi. Il 41% vive al Nord, stessa percentuale al Sud. Solo il 18% si concentra invece nelle regioni centrali dello Stivale.
Un fenomeno quello delle baby mamme che dal 2005 al 2014 è raddoppiato in modo preoccupante. Di quasi 107mila donne fino ai 34 anni che hanno vissuto il loro lieto evento nel 2005, circa 3.200 non superavano i 19 anni. Di queste, circa 1 su 3 era minorenne. Le cose sembravano andare meglio a distanza di 5 anni, quando nel 2010 su appena 94.500 donne fino ai 34 anni diventate mamme, 3mila erano ancora teenager. Di queste, 1 su 4 non superava la soglia dei 17 anni. E se è vero che nel 2014 aumentano i fiocchi nascita, è pure per merito delle teenager e forse anche dei corsi di educazione alla sessualità e all’affettività che per la maggior parte dei casi ancora risultano assenti all’appello scolastico.
Nel 2014 le teen mom made in Italy vincono sulle straniere. Delle italiane, 5.483 hanno fino a 19 anni, 1580 ne raggiungono al massimo 17
In ogni caso, corsi di educazione alla sessualità o meno, queste piccole mamme sono una realtà di cui bisogna prendere atto. Le difficoltà che affrontano ogni giorno sono tante e diverse. Prima su tutte la solitudine, l’emarginazione sociale. La racconta a Skuola.net Marta Barsotti, protagonista della scorsa edizione di 16 anni e incinta Italia, il docu-reality di Mtv. Ormai sente di avere poco in comune con le sue amiche. La sua vita di 17enne si alterna tra i banchi di scuola e i giochi con Mia, sua figlia: «Quando ero incinta continuavo a fare quello che facevo sempre, ora non posso più. Devo stare in casa con Mia, a meno che non esca con lei. Mia figlia c’è sempre e anche se è una gioia infinita averla, in un certo senso è proprio lei che a volte mi fa sentire sola». Il ragazzo l’ha lasciata poco dopo la nascita della bambina, ma «non voglio parlarne male, è un bravo papà», ci scrive su WhatsApp a intervista terminata. Nonostante le difficoltà arrivate insieme ai risultati del test di gravidanza, come le lacrime della mamma che non ha accolto bene la notizia, ogni giorno Marta lotta per diplomarsi e iscriversi all’università. Non ha pensato di lasciare gli studi nemmeno per un momento e a oggi non ha perso neanche un anno. «Essere mamma non è come me lo immaginavo – racconta a Skuola.net – è molto più difficile. Mi sono resa conto che devo mettere la bimba davanti a tutto, proteggerla, pensare sempre a lei. Anche quando vado fuori di testa perchè non dorme tutte le notti». Per la cronaca: poco dopo la notizia della gravidanza, la mamma di Marta ha accettato l’arrivo di Mia, nonostante i pianti iniziali.
Lo stesso non si può dire per la mamma di Giulia Cavallo, altra ex protagonista del programma di Mtv intervistata da Skuola.net. Quando scopre di essere rimasta incinta ha solo 17 anni e una scuola da terminare. Sua madre ci ha messo del tempo ad accettare che la sua bambina stesse per diventare mamma «ma è normale – spiega a Skuola.net – tutte le mamme sognano per i loro figli un futuro migliore. La mia ci ha messo molto tempo prima di sostenermi, però adesso è felice e mi aiuta. La gravidanza per lei è stato un momento molto, molto difficile». E anche per Giulia visto che la scuola non l’ha sostenuta tantissimo: «Le difficoltà sono arrivate in quinto superiore: mi sono iscritta alla serale pubblica, ma non ce l’ho fatta. Frequentavo dalle 17 alle 21 e non era facile farlo durante l’ultimo mese di gravidanza. Così mi sono fermata con l’obiettivo di rimettermi sui libri una volta nato Diego, il mio bambino. Poi però ho dovuto allattare e non sono riuscita a tornare a scuola con l’idea che per farlo avrei dovuto togliere il latte a lui». Chissà se riprenderà gli studi.
«Appena ho detto al mio ragazzo di essere rimasta incinta mi ha consigliato di abortire. Ma io ero decisa a tenere la bambina. Certo, sapevo che sarebbe stata dura, che mi sarei dovuta rimboccare le maniche»
Giulia Tedesco invece sta per diplomarsi. Vive con la mamma e con suo fratello maggiore, frequenta l’ultimo anno dell’istituto professionale per Operatore alle cure estetiche e ha poco più di 15 anni quando il test di gravidanza le rivela che la sua vita sta per cambiare per sempre. Dopo essere stata anche lei una delle ex protagoniste di 16 anni e incinta Italia, ha raccontato a Skuola.net che perdere il suo fidanzato allora 22enne, è stata la sua paura più grande al momento del test. Cosa che poi è successa: «Dopo un po’ ha iniziato a dirmi cose come ‘Sai, stiamo insieme da poco’ e se ne è andato per mesi – racconta Giulia – mio fratello era infuriato! Poi a un certo punto si è deciso a tornare, ma non ha avuto subito vita facile in casa».
Quasi peggio è andata a Chiara Paradisi, youtuber e mamma di Lara: «Appena ho detto al mio ragazzo di essere rimasta incinta – dice a Skuola.net – mi ha consigliato di abortire. Ma io ero decisa a tenere la bambina. Certo, sapevo che sarebbe stata dura, che mi sarei dovuta rimboccare le maniche. E tanto è stato il mio amore verso questa creaturina che cresceva dentro di me che alla fine lui si è convinto e mi è rimasto accanto». La sua non è stata una gravidanza semplice, ha avuto diverse minacce di aborto che l’hanno obbligata a cure costose: «Le punture costavano parecchio e i soldi sono stati davvero una delle difficoltà principali». Ma non l’unica: «Spesso mi sono ritrovata di fronte a persone che mi guardavano male, che mi chiamavano ‘sgualdrina’. Ho anche incontrato medici che si sono rifiutati di seguirmi perchè non avevano mai visto una gravidanza così giovane. Un consiglio? Pensate solo al vostro bambino, è l’unica cosa che conta». Parola di mamma.