«Ho sempre agito avendo come obiettivo primario l’equilibrio di bilancio e più in generale l’interesse pubblico». Simone Uggetti, il sindaco di Lodi arrestato con l’accusa di aver pilotato un bando per la gestione delle piscine estive, ha confermato la sua principale linea difensiva attraverso il suo avvocato, Pietro Gabriele Roveda, che lo ha assistito nel carcere milanese di San Vittore durante l’interrogatorio di garanzia.
All’esponente del Pd viene contestato di aver fatto pressioni su una funzionaria comunale – che poi ha fatto scattare le indagini – perché modificasse i requisiti in modo da favorire una società controllata di fatto proprio dal Comune, la Sporting Lodi, a cui sono stati assicurati sei anni di convenzione. Uggetti dovrà chiarire la sua condotta ai magistrati, ma politicamente sostiene di aver cercato una soluzione vantaggiosa per le casse pubbliche.
La gestione delle due piscine scoperte, quelle di via Ferrabini e il Centro Belgiardino, si collega infatti a quella della piscina coperta della Faustina, inaugurata due anni e mezzo fa dopo una rischiosa operazione di project-financing avviata nel 2008 sotto l’amministrazione di Lorenzo Guerini
Quella delle piscine è una questione maledetta, per gli amministratori di Lodi, una specie di peccato originale che ha provocato più di una preoccupazione sul lato finanziario. Perché ci sono dei conti da far tornare. Ed è proprio seguendo lo sviluppo di questa vicenda che si può interpretare la difesa del sindaco arrestato.
La gestione delle due piscine scoperte, quelle di via Ferrabini e il Centro Belgiardino, si collega infatti a quella della piscina coperta della Faustina, inaugurata due anni e mezzo fa dopo una rischiosa operazione di project-financing avviata nel 2008 sotto l’amministrazione di Lorenzo Guerini. Un’operazione vissuta con dubbi e sospetti, che la città si ritroverà a pagare a lungo. Il problema è a che prezzo. Il Comune cedette allora il diritto di superficie di un terreno di sua proprietà a una società privata, la EuroSporting, che otteneva in cambio di una gestione dell’impianto per 35 anni. La stessa società, in consorzio con la InterCoop, aveva lasciato dietro di sé una serie di cantieri di piscine non completati o conclusi in ritardo in altre città. Ad Alpignano, in provincia di Torino. A Novara. A Rezzato, in provincia di Brescia.
Lo schema si è ripetuto a Lodi: il Comune fece da garante al mutuo da 13 milioni di euro, attraverso una fideiussione approvata nel 2010. E stabilì nella convenzione di sborsare 300.000 euro all’anno per contribuire alle spese di funzionamento dell’impianto. Entrate in crisi le imprese costruttrici, la gestione della Faustina è passata proprio alla Sporting Lodi, società partecipata per il 45% dalla Astem, controllata quasi al 100% dal Comune di Lodi.La Procura di Lodi afferma che il comportamento di Uggetti teso ad assegnare alla Sporting Lodi anche la gestione delle piscine scoperte è servito all’esponente del Pd a coltivare un ritorno in termini elettorali, perché ha favorito una società locale. Il sindaco, attraverso il suo avvocato, insiste invece “sull’obiettivo primario dell’equilibrio di bilancio” e di aver agito per il bene di Lodi. Portando in house la gestione completa degli impianti, il Comune avrebbe potuto – almeno secondo questa lettura – incassare più denaro (100.000 euro la stima) per far fronte anche alle spese per la piscina coperta, che nel periodo estivo è in perdita. Riequilibrare i conti a vantaggio della città, insomma: il tutto va letto sullo sfondo di quel peccato originale della piscina della Faustina costruita attraverso il project financing che ha lasciato un mutuo da pagare e un impianto da finanziare giorno per giorno.
Tutto va letto sullo sfondo di quel peccato originale della piscina della Faustina costruita attraverso il project financing che ha lasciato un mutuo da pagare e un impianto da finanziare giorno per giorno
La volontà di accentrare la gestione, però, è anche il cuore dell’accusa della Procura e anche degli oppositori, che denunciano un intreccio poco trasparente fra politica e affari. Uggetti è accusato di turbativa d’asta insieme all’avvocato Cristiano Marini, consigliere sia della Astem sia della Sporting Lodi, perché avrebbero scritto insieme le modifiche al bando, in modo da cambiare l’assegnazione dei punteggi per le varie voci, eludendo gli obblighi di legge: bisognava dare meno importanza all’offerta economica e maggiore peso al radicamento territoriale degli offerenti, che dovevano essere di Lodi e provincia e fare già attività con le scuole sul territorio.
Ciò che nei fatti ha permesso di assegnare il bando come previsto. Prima degli arresti, il Movimento 5 Stelle aveva già annunciato un esposto alla Corte dei Conti, mentre tre associazioni sportive escluse – Sporting Isola Bella Srl, Asd Fanfulla Lodi 1874 Nuoto e Ads Cs Aquatica Sport e Fitness di Castelleone (Cremona) – avevano inviato una diffida al Comune di Lodi. Da chiarire c’è anche il ruolo “occulto” della società Wasken Boys, che aveva gestito le piscine scoperte fino allo scorso autunno, quando è scaduto il bando, e fa parte dell’azionariato della Sporting Lodi. Indebitata, la Wasken Boys avrebbe poi collaborato di fatto nella nuova gestione, spartendosi a metà gli introiti.