Molti vantaggi e moltissime resistenze. La strada del lavoro da casa è ancora in salita, ma promette molto, ai singoli lavoratori come a tutta la collettività. I suoi punti di forza? Una migliore qualità della vita, risparmio economico per le aziende e per i lavoratori, ottimizzazione dei tempi e della qualità del lavoro.
Se ne parla ormai da molti anni, di quello che inizialmente era stato definito “telelavoro”, ma soltanto oggi, in un’epoca di freelance e di collaborazioni e intrecci di ogni genere, tra aziende e lavoratori, il lavoro da casa sta finalmente iniziando a fiorire in quasi tutti i settori.
Quello di poter lavorare da casa è stato per anni il sogno di molti. Soprattutto nelle grandi città metropolitane, in cui muoversi richiede tempo, mezzi e denaro, infatti, svolgere da casa mansioni che non richiedono macchinari costosi o contatto diretto con i colleghi o le merci è sicuramente vantaggioso per tutti, almeno sulla carta.
Potrebbe sembrare addirittura superfluo elencarli, ma sono davvero molti i benefici teorici del lavoro da casa e toccano il singolo lavoratore e la sua famiglia, l’azienda in cui egli lavora e la società intera. Meno spostamenti, spesso lunghi e complicati, determinano infatti meno costi e meno disagi per tutti, ma anche una gestione più semplice delle città e delle necessità dei loro abitanti. Le smart city del futuro avranno bisogno di smart citizen e, soprattutto, di smart worker, gente lontana anni luce dai vecchi modelli, che si sposta solo quando serve davvero e che può lavorare da qualsiasi luogo e in qualunque momento. Alcuni li chiamano anche cloud worker, lavoratori cui basta una connessione internet per disporre di tutti gli strumenti di lavoro ed i relativi documenti e materiali.
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