Europa, il continente che non fa più figli (spiegato da un’infografica)

I dati Eurostat diffusi l’otto marzo fotografano una situazione preoccupante: il tasso di natalità è sempre più basso. Resiste la Francia, che resta comunque al di sotto della soglia ideale. Italia molto in basso

In Europa non nasce quasi più nessuno. Il tasso di fertilità, molto basso, non raggiunge mai la soglia di 2.1, ritenuta necessaria (dalla matematica) perché la popolazione di un Paese rimanga costante. L’Italia, poi, è il Paese con le madri più vecchie del continente: il primo figlio arriva dopo i 30 anni. Sono alcuni dei dati di una ricerca Eurostat, che mostra la situazione (difficile) della natalità del Vecchio Continente. Vecchio di nome e di fatto.

Come spiega questa infografica elaborata da Stampaprint è la Francia che al momento guida la classifica. Con un punteggio di 1,96 figli per ogni donna (quasi la media necessaria) è la capofila della natalità. Anche loro, però, hanno visto un crollo negli ultimi cinquant’anni: negli anni ’60 si toccava quasi quota tre figli per ogni madre. E solo nel 2014 erano a quota 2,1, quella necessaria. Ora sono sempre meno.

Dopo la Francia, il podio spetta a Irlanda (1,92) e Svezia (1,85). Le politiche attive per la famiglia ci sono, ma la media è comunque al disotto del minimo auspicabile. Dall’altra parte della classifica, cioè in fondo, si trova l’Italia. L’ultimo posto, per la verità, spetta al Portogallo, che nel 2015 aveva una media di 1,31 nuovi nati. Poco meno peggio Polonia e Cipro, con una media 1,32. Seguono la Grecia e la Spagna, con 1,33 e poco meglio riesce a fare l’Italia, con 1,35 figli per ogni madre.

Insomma, i figli non nascono più, né nelle depresse economie del sud né nelle floride petroeconomie social-democratiche del nord. Come è possibile? La Francia tiene botta. Sarà il welfare, sarà l’immigrazione. O forse è solo la classica grandeur: i francesi, pensano i francesi, non possono sparire dal mondo. Per cui liberté, égalité, natalité.