Controllare il rischio è qualcosa che facciamo continuamente, nella nostra routine, spesso in modo inconscio. A maggior ragione cerchiamo di calcolarli quando ci troviamo davanti a decisioni di vita cruciali, come cambiare lavoro o avere dei figli. Il problema è che spesso la nostra valutazione del rischio non è del tutto precisa o razionale. Vale anche per gli investimenti: gli studi di finanza comportamentale studia proprio tutte le distorsioni psicologiche che possono influenzare le decisioni dell’investitore. Il risk management serve proprio a mantenere il livello di rischio sotto controllo, il che vuol dire scegliere l’equilibrio tra obiettivi e perdite potenziali più adatto al carattere, alla situazione economica e agli obiettivi delle persone. Questo processo consiste in varie fasi e si svolge su vari livelli: lo segue l’investitore quando decide di investire con una società o lo segue il gestore del portafoglio durante la sua attività quotidiana.
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Il risk management serve proprio a mantenere il livello di rischio sotto controllo, il che vuol dire scegliere l’equilibrio tra obiettivi e perdite potenziali più adatto al carattere, alla situazione economica e agli obiettivi delle persone