Vi è mai capitato di ascoltare, sui canali televisivi locali, quelle televendite dove viene venduta ogni sorta di chincaglieria? Che si tratti di bigiotteria, pellicce, coltelli o quadri, di solito ci si trova sempre davanti a un’occasione unica e irripetibile. A un certo punto, durante le fasi più concitate della declamazione delle qualità del prodotto, il copione prevede che l’imbonitore perda la testa e, rivolgendosi con lo sguardo spiritato a qualcuno dietro le quinte, decida di rilanciare con un ulteriore sconto, stracciando completamente il prezzo: i telefoni cominciano a scoppiare.
Considerate ora quello che ha annunciato il presidente della Bce Mario Draghi la scorsa settimana e ripensate alle sue parole della scorsa estate alla conferenza di Sintra. Ha prospettato il peggio, per poi prendere una decisione di buon senso, trasformando una mossa restrittiva in un messaggio da colomba quando si è trattato di annunciare le proprie decisioni. Si è trattata di un’operazione da manuale.
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Con la mossa di Sintra Draghi ha preso il controllo del dibattito, rendendone partecipi gli operatori, ed è riuscito ad allinearsi alle loro aspettative. Dopotutto è proprio ciò a cui deve aspirare una politica monetaria efficace