Perché la prossima instabilità dell’Italia (per ora) non spaventa i mercati

All’inizio del 2018 gli occhi saranno tutti puntati sulla crescita globale, i salari e sulla riforma fiscale negli Usa. Preoccupa quindi meno l’instabilità politica che si preannuncia dopo le elezioni, come se gli ultimi tre anni avessero allargato il campo del possibile

La riforma elettorale che si sta per approvare in Italia difficilmente garantirà da sola la governabilità, anche se favorisse la formazione di coalizioni. Tuttavia, questa probabile ingovernabilità arriva in un momento particolarmente positivo per i mercati. L’upgrade degli utili attesi è un fenomeno che ha caratterizzato tutte le aree geografiche, compresi i mercati emergenti. All’inizio del prossimo anno gli occhi di tutti saranno puntati sulla riforma fiscale statunitense. Attenzione, però: la posizione del mercato azionario e obbligazionario ci fa pensare che nel futuro prossimo le prospettive di rendimento difficilmente rimarranno all’altezza degli ultimi anni.

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In questa fase preoccupa meno l’instabilità politica, come se gli ultimi tre anni avessero allargato il campo del possibile, spostando più in là anche il confine del tollerabile. Attenzione però: la posizione del mercato azionario e obbligazionario ci fa pensare che nel futuro prossimo le prospettive di rendimento difficilmente rimarranno all’altezza degli ultimi anni