1) È tornata in Borsa a Piazza Affari Pirelli. La società della Bicocca, ora in mani cinesi, ma sempre guidata da Marco Tronchetti Provera, si è presentata sul listino di Milano il 4 ottobre, dopo essere stata collocata ad un prezzo di 6,5 euro per azione. Dopo una flessione durante il primo giorno di contrattazioni, il titolo è tornato sopra il prezzo di collocamento. Da dicembre, lo storico marchio dei pneumatici italiani dovrebbe tornare a far parte dell’indice Ftse Mib.
2) Prosegue il processo di ordino del portafoglio marchi di Campari. La storica società sestese ha annunciato di aver siglato un accordo per la cessione del ramo d’azienda che produce commercializza il marchio Lemonsoda e quelli di altri soft drink. Le attività sono state cedute a Royal Unibrew e comprendono bevande gassate analcoliche a base di frutta: oltre a Lemonsoda, Oransoda, Pelmosoda e Mojito Soda, raggruppate sotto il marchio Freedea; e i marchi Crodo a esclusione di Crodino. Campari incasserà 80 milioni di euro dall’operazione, con una valorizzazione di marchi ed asset di circa 2,4 volte i ricavi generati nel corso del 2016. La cessione, nonostante la grande riconoscibilità dei marchi in questione, avrà un impatto limitato sui conti di Campari, e infatti il titolo non ha reagito in modo particolare all’annuncio.
3) Prysmian parte alla carica sulla sua concorrente americana General Cable, ma è in buona compagnia. La ex Pirelli Cavi avrebbe presentato un’offerta non vincolante sull’industria Usa, come anche gli altri player del settore Nexans, NKT e Southwire, sarebbe in trattativa acquisire la sua rivale. Prysmian ha ormai da tempo terminato il processo di integrazione dell’olandese Draka e punta a nuovi target per un’acquisizione. Gli USA offrirebbero buone prospettive nel caso di un ulteriore apprezzamento dell’euro. Un primo contatto tra le due società si era già verificato alcuni anni fa, ma General Cable aveva deciso di proseguire con le sue forze, iniziando un lungo e difficile progetto di ristrutturazione.
4) Il colosso Usa Boeing ha acquisito il suo partner Aurora Flight Sciences per accelerare i piani dell’aereo senza pilota. L’operazione permetterà al gruppo di prendere possesso delle tecnologie del partner per offrire servizi innovativi come i taxi volanti, il pilota totalmente automatico e la gestione di droni per il trasporto di pacchi. L’operazione conferma il focus della società in mini acquisizioni strada opposta rispetto quella scelta dai concorrenti come Northrop Grumman e United Technologies che puntano su merger di dimensioni cospicue. Boeing ha dichiarato che le acquisizione non avrà impatti finanziari di rilievo. Da quando è stata fondata nel 1989 Aurora ha disegnato e prodotto 30 velivoli che usano tecnologie per la guida autonoma e algoritmi di intelligenza artificiale per migliorare il controllo e la guida.
5) Unieuro, il maggiore distributore omni-canale di elettronica di consumo in Italia ha acquisito il ramo d’azienda di Gruppo Cerioni composto da 19 negozi diretti, attualmente operanti a marchio Euronics. L’operazione è avvenuta senza accollo di debiti finanziari o nei confronti dei fornitori, per un controvalore complessivo pari a 8 milioni di euro. La transazione sarà finanziata ricorrendo alla liquidità disponibile e a linee di credito messe a disposizione da istituti finanziari. I negozi saranno rilevati in più fasi e verranno riaperti tra novembre e dicembre, in tempo per beneficiare della favorevole stagionalità dell’ultimo trimestre dell’esercizio.
6) Colpo gobbo di Warren Buffett in Italia. Il magnate americano, soprannominato l’oracolo di Omaha per l’oculatezza nei suoi investimenti che lo ha reso miliardario, ha acquistato, tramite una controllata da Berkshire Hathaway, il 9,047% di Cattolica Assicurazioni dalla Banca Popolare di Vicenza (per i dettagli clicca qui). Per Cattolica l’ingresso di un investitore di grande standing e con un’ottica di investimento di lungo periodo è senza dubbio un elemento molto positivo. Non possiamo escludere che il cambiamento in atto nell’azionariato con l’uscita definitiva di Pop di Vicenza e l’ingresso di nuovi azionisti istituzionali possa portare a revisioni delle governance (qui tutti i dettagli nella nostra analisi fondamentale). Sulla notizia dell’ingresso di Buffett, il titolo ha guadagnato quasi il 20% (qui tutti i dettagli nella nostra analisi tecnica).
7) Contratto di grande prestigio per Expert System. La società modenese, tra le eccellenze mondiali nel campo dell’Intelligenza Artificiale semantica, ha siglato un accordo con Lloyd’s of London, leader mondiale del mercato assicurativo specializzato. Il big inglese supporterà con la tecnologia Cogito l’automazione, trasformando i processi di business. Il titolo ha reagito alla notizia con un balzo improtante, di oltre il 10% (qui tutti i dettagli nella nostra analisi tecnica).
8) Dopo il primo semestre del 2017, Prismi (ex- Primi sui Motori), gruppo modenese attivo nel digital marketing, è ottimista. L’amministratore delegato ha parla dei progetti della società a Websim: investimenti su nuove linee di business ed aree commerciali e sempre maggiori risorse al customer care. “Prevediamo un secondo semestre in crescita”, dice Reggiani, che conferma i target di medio periodo del piano industriale (qui tutti i dettagli). Negli scorsi giorni il titolo ha messo a segno un importante rally nel trading intraday, dimostrando la reattività del titolo, che ha scambiato volumi di titoli vicini ai massimi storici (per la nostra analisi tecnica clicca qui).
9) Giglio Group espande ancora il suo network commerciale in Cina. La società ha concluso due accordi rilevanti con Amazon China ed Amazon Hong Kong per la distribuzione e-commerce dei brand italiani nella Greater China (Cina e territori amministrati dalla Repubblica di Cina). Gli accordi tra Giglio Group e Amazon [AMZN.O] non hanno una scadenza temporale ed hanno una valenza strategica perché consentiranno al Gruppo, attraverso la propria divisione fashion, di proporre e commercializzare i prodotti di abbigliamento e accessori di alcuni dei luxury brand italiani più rinomati nella Greater China (per tutti i dettagli clicca qui). Le notizie recenti danno sempre maggiore visibilità sulle stime di crescita, con oltre 40 accordi già raggiunti con player di primaria importanza (per la nostra analisi fondamentale clicca qui).
10) In Cina si berrà latte 100% italiano. Il gruppo Centrale del Latte d’Italia ha siglato una partnership strategica con Alibaba, la società cinese tra i mondiali nel commercio online, per la commercializzazione di latte intero a lunga conservazione sul mercato cinese (per i dettagli clicca qui). Dopo la notizia, il titolo della società lattiero-casearia è balzato di quasi il 20% tornando su livelli che non vedeva da molti mesi (qui tutti i dettagli nella nostra analisi tecnica).