1) Gennaio, come lo scorso anno, è il mese dell’appeal speculativo su Intesa Sanpaolo. Mediobanca ha indicato la possibilità di una grande fusione trans-nazionale per la Ca’ de Sass, che dovrebbe realizzarsi “nell’orizzonte” del piano d’impresa che la banca sta mettendo a punto e che presenterà a febbraio. Il partner migliore sarebbe Credit Agricole, con cui, secondo gli analisti di Mediobanca, Intesa potrebbe “massimizzare le sinergie minimizzando i rischi di esecuzione”. Intesa-Agricole sarebbe probabilmente la prima banca dell’Eurozona e tra le prime tre al mondo nell’asset management. L’istituto guidato da Carlo Messina dovrebbe annunciare l’aggiornamento del piano industriale in febbraio.
2) È stato un 2017 da incorniciare quello di Azimut. Nel corso della convention di Montecarlo, il gruppo italiano del risparmio gestito ha indicato di prevedere un utile 2017 compreso fra i 215 e i 225 milioni di euro, il secondo migliore della storia del gruppo. L’amministratore delegato Albarelli ha annunciato che proporrà al CdA la distribuzione di un dividendo da 2 euro per azione, di cui il 50% in contante e il restante 50% in natura mediante la cessione di azioni proprie. Nell’anno appena concluso le masse gestite da Azimut sono arrivate a superare la soglia dei 50 miliardi di euro, in crescita del 16% rispetto a un anno prima. Il target al 2019 del piano industriale è stato così raggiunto con due anni di anticipo. Il titolo ha reagito con un violento balzo a due cifre.
3) Mentre l’Opa sulla spagnola Abertis è ancora in attesa di partire, Atlantia punta sull’India. La società italiana sarebbe, secondo indiscrezioni della stampa locale, in colloqui esclusivi con l’indiana IRB Infrastructure per l’acquisizione del suo portafoglio di asset autostradali. Il controvalore stimato è di 2 miliardi di dollari. Il portafoglio comprenderebbe alcune delle tratte autostradali più trafficate del subcontinente, incluse la Mumbai-Pune Expressway e la Ahmedabad-Vadodara Expressway. Un’operazione delle dimensioni indicate dalle indiscrezioni porterebbe Atlantia ad essere il primo operatore straniero nel subcontinente indiano.
4) Ancora utili miliardari per le grandi banche USA. JP Morgan ha chiuso l’ultimo trimestre del 2017 con un utile di 4,23 miliardi di dollari, nonostante il fardello di 4 miliardi di dollari di oneri straordinari derivanti dalla riforma fiscale, la cui struttura dovrebbe però dal 2018 restituire quanto accantonato ora. Wells Fargo ha registrato nel 2017 un utile netto di 22,2 miliardi di dollari, in miglioramento dai 21,9 miliardi di un anno prima. I ricavi dell’istituto di San Francisco sono stati di 88,4 miliardi dollari, con depositi medi per 1,3 trilioni nell’anno.
5) Il 2017 è stato un anno da record anche per Brunello Cucinelli. Il gruppo di alta moda ha comunicato i conti preliminari del 2017, che hanno visto ricavi netti a 503,6 milioni (+10,4% a cambi correnti) con un incremento positivo in Italia (+11,2%) e nei principali mercati internazionali. Nella Greater China il miglioramento è stato addirittura del 36,2%. Il titolo ha ‘strappato’ verso l’alto in occasione dei risultati, segnando nuovi massimi storici (per la nostra analisi tecnica clicca qui). La famiglia Cucinelli ha approfittato delle alte valutazioni per aprire ulteriormente il capitale, con la cessione di parte della loro quota a investitori istituzionali.
6) Il 2018 potrebbe essere l’anno in cui le grandi banche italiane metteranno la parola fine all’annosa questione degli NPL, tramite dismissioni e cessioni che potrebbero superare di 20 miliardi di euro i target annunciati in precedenza. A tal fine, in occasione dei bilanci 2017, le banche sfrutteranno l’introduzione dei principi contabili IFRS9 per effettuare nuove svalutazioni sui crediti problematici nei loro portafogli (qui tutti i dettagli). Queste operazioni potrebbero favorire i due maggiori player della gestione degli NPL in Italia, entrambi quotati a Piazza Affari, DoBank e Cerved. Il titolo della società di San Donato, in particolare, tratta nei pressi dei massimi storici (per la nostra analisi tecnica clicca qui).
7) L’India regala soddisfazioni a Piaggio. La società ha riportato vendite in India in aumento del +37,3% a dicembre a 15,3mila unità. Le vendite sul mercato domestico indiano sono cresciute del +23% sullo stesso periodo di un anno fa, mentre le esportazioni verso altri paesi asiatici sono più che raddoppiate. Il titolo del mitico scooter “vespa” viaggia solo da inizio 2018 con un progresso di oltre il 10%, dopo aver chiuso il 2017 con un guadagno del +45%. (per la nostra analisi tecnica clicca qui).
8) I nuovi punti vendita spingono il fatturato di Unieuro. Nei primi nove mesi del 2017-18, il ricavi sono cresciuti del 10,9% a 1,33 miliardi di euro grazie alle nuove aperture. Il fatturato like-for-like, che tiene conto solo dei punti vendita aperti da almeno 26 mesi, è stato invece in diminuzione dell’1,5%. Nella nota della società viene indicato come tale calo sia dovuto anche “al preventivato impatto dei nuovi negozi (non rientranti nel like-for-like) sulla rete preesistente” (per tutti i dettagli clicca qui).
9) Operazione da manuale per First Capital, holding di partecipazioni quotata milanese. La società ha ceduto con un importante guadagno la sua partecipazione in Cembre, azienda leader nei connettori ed utensili elettrici. La quota, superiore al 2% del capitale è stata venduta progressivamente sul mercato, con una plusvalenza complessiva di 6,2 milioni di euro (qui tutti i dettagli).
10) ERG avanza in Germania. La società attiva nelle energie rinnovabile, attraverso la sua controllata tedesca, ha acquisito il 100% di Windpark Linda dal gruppo Vortex Energy. La società ha i permessi per la realizzazione di un parco eolico da 21,6 MW di capacità in Germania, pari a circa 39 mila tonnellate di emissione di CO2 evitata (per i dettagli clicca qui).