Questa puntata è stata scritta a quattro mani con Evelina Guerreschi.
Coming Soon è una rubrica mensile. Raccoglie una selezione delle uscite in libreria del mese che sta per iniziare.
H. P. Lovecraft, L’età adulta è l’inferno, L’orma. A cura di Marco Peano.
Chi ama i pacchetti de L’orma alzi la mano? Per San Valentino ne arriva uno nuovo di zecca, curato da Marco Peano, su Howard Phillips Lovecraft. Peano, attraverso l’epistolario del maestro dell’orrore, racconta il lato più romantico del solitario di Providence e del suo grande amore, Sonia Haft Greene, una sua corrispondente che sposò in segreto e per la quale lasciò il suo piccolo mondo, raggiungendo la dissoluta New York. Misogino, xenofobo, reazionario, antidemocratico; qualcosa cambiò, in lui quando conobbe Sonia. In questo pacchetto troviamo le lettere che Lovecraft spedì a terzi (Sonia le bruciò dopo il divorzio) e nelle quali possiamo scoprire un uomo e un autore diverso da quello che conosciamo.
Francesco Cundari, Deja vu, Il Saggiatore.
Per questo libro, in uscita per Il Saggiatore il 15 febbraio, facciamo parlare la copertina, che meglio di tutto dice. Deja Vu, dove si raccontano venticinque anni dell’interminabile guerra della sinistra italiana, le sue innumerevoli contraddizioni, i suoi mutevoli personaggi e si chiarisce come questa storia non ha un né inizio né fine: non conosce alcuno sviluppo, alcuna evoluzione, alcun cambiamento. È un magma. O, se preferite, un girotondo.
Franco Faggiani, La manutenzione dei sensi, Fazi.
Leonardo Guerrieri, vedovo cinquantenne, decide di prendere in affido temporaneo Martino Rochard, un ragazzino taciturno che non chiede, non pretende, non racconta. Quando a Martino, ormai adolescente, viene diagnosticata la sindrome di Asperger, Guerrieri decide di lasciare Milano e traslocare in una grande casa in mezzo ai boschi e ai prati d’alta quota. Una riflessione sul labile confine tra normalità e diversità; un romanzo sul cambiamento, sulla paternità e sulla giovinezza in cui padre e figlio ritroveranno la loro più vera dimensione solo a contatto con la natura, riappropriandosi di valori come la bellezza.
Marco Balzano, Resto qui, Einaudi.
Arriva il nuovo romanzo del vincitore del Premio Campiello 2015, già venduto in diversi Paesi prima della pubblicazione. Siamo in Sudtirolo, in un paese in cui l’acqua ha sommerso ogni cosa e sul fondale si trovano i resti del villaggio di Curon. Quando Mussolini mette al bando il tedesco e perfino i nomi sulle lapidi vengono cambiati, non resta che provare a raccontare. Di una giovane madre, Trina, che invoca di continuo il nome della figlia, scomparsa senza lasciare traccia e che non smette di aspettare. Di una guerra civile che bussa alla porta e di un lungo dopoguerra, che non porta nessuna pace. E mentre il lettore segue la storia di questa famiglia, si ritrova a osservare la costruzione della diga che sommergerà ogni cosa.
Jack London, Il grido del corvo, Alessandro Polidoro editore.
Un libro che parla dell’Alaska, il terreno più congeniale all’autore di Zanna Bianca e Il richiamo della foresta. Si racconta di corse improbabili per la salvezza attraverso la natura selvaggia; dell’incontro tra l’uomo bianco e i nativi indiani e del rapporto che l’essere umano può intessere coi suoi simili. Tredici storie in cui Jack London invita il lettore a sedersi intorno a un fuoco dove di notte si raccontano storie esprimendo al meglio le sue capacità narrative e offrendo una asciutta testimonianza della narrativa di frontiera del primo Novecento.
Sherman Alexie, Danze di guerra, NN editore. Traduzione di Laura Gazzarrini.
Un libro costruito come un mosaico, che esce dalla penna di uno scrittore considerato uno dei maggiori viventi, vincitore di premi quali il PEN/Hemingway
(1994), il PEN/Malamud (2001) e il PEN/Faulkner. Al centro dei racconti e delle poesie di Danze di guerra ci sono uomini che, di fronte a una scelta che cambierà le loro vite, cercano la propria strada e una risposta alle paure dell’infanzia o ai dilemmi della maturità. Ogni storia parte da un errore, da un rimpianto o da un conflitto.
Freeman’s, Scrittori dal futuro, primo numero, Black Coffee. A cura di John Freeman. Traduzione di Reggiani, Taiuti, Abeni e Manuini.
«Scrittori dal futuro» è il primo numero dell’edizione italiana della rivista letteraria Freeman’s, e il quarto di quella americana. I tipi di Black Coffee l’hanno tradotta e portata in Italia, regalandoci questo numero speciale, dove Freeman abbandona la progressione per associazioni tematiche dei numeri precedenti e, basandosi su consigli di editor, critici, traduttori e autori internazionali, propone ventinove fra poeti, saggisti, romanzieri e scrittori di racconti che nell’attuale clima di chiusura ed esclusione sono
riusciti a guardare al di là delle barriere di identità nazionale, età o genere cui la loro opera verrebbe normalmente ascritta, per rivendicare il diritto a fare della scrittura uno strumento di comunicazione globale.
Madeleine Bourdouxhe, Marie aspetta Marie, Adelphi. Traduzione di Graziella Cillario, con una nota di Faith Evans.
Quando Marie, di cui non sapremo mai il cognome, torna a Parigi, al termine di una vacanza in Costa Azzurra, dalla cabina telefonica di un caffè chiama un numero di telefono scritto su un pezzetto di carta. Quel numero gliel’ha lasciato un ragazzo di vent’anni, sottile e abbronzato, che le farà scoprire quella passione che tutto sconvolge, quella ‘intransigenza del desiderio’ come l’autrice stessa l’ha definita. La Bourdouxhe, dopo La donna di Gilles, ci racconta ancora l’amore, quello che non lascia scampo.