1) Settimana intensa per Saipem. Prima la sua nave piattaforma mobile, Saipem 12000, è stata messa sotto sequestro dalla autorità militari turche al largo di Cipro. La società di San Donato Milanese ha poi annunciato un nuovo contratto E&C onshore in Oman per un valore di circa 750 milioni di dollari. La commessa riguarda lo sviluppo delle attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e commissioning previste nell’ambito del progetto di sviluppo della Raffineria Duqm, impianto che avrà una capacità di raffinazione di circa 230.000 barili al giorno. Nonostante un portafoglio ordini in crescita, il titolo della società di ingegneria petrolifera è ancora molto debole rispetto all’andamento generale del mercato.
2) Altro trimestre da dimenticare per Monte dei Paschi di Siena. La banca toscana ha chiuso con una perdita netta di 502 milioni di euro, causata da 170 milioni di euro di costi di recupero connessi all’accordo di servicing pluriennale relativo alla cessione della piattaforma per la gestione dei crediti in sofferenza, più 166 milioni di euro di accantonamenti per rischi diversi. Gli analisti si aspettavano circa 350 milioni di euro di perdita. A fine 2017 i crediti deteriorati erano stabili a 45,1 miliardi di euro. Le rettifiche, nel corso dell’anno, sono state 5,4 miliardi.
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