I bisogni dei clienti sono in continua evoluzione, ma le risposte delle imprese sono inadeguate

Il negozio fisico e quello virtuale ormai convivono. I clienti cercano prodotti salutistici, freschi e pronti da mangiare. L'88% va al supermercato più di una volta al giorno: questo perché il concetto di "dispensa" sta scomparendo. Le imprese devono rispondere alle nuove esigenze degli italiani

PASCAL PAVANI / AFP

Il primo forte segnale di cambiamento è che i cluster di consumatori individuati dalla ricerca si sono rimescolati, acquisendo, anche sull’onda del crescente utilizzo dell’e-commerce, nuove connotazioni. Scompaiono quelli che per diciotto anni erano i cherry pickers, denominati “Ok, il prezzo è giusto”, i “Wow shop” si riconfigurano in chiave digital e i “Territoriali” si ricompattano all’interno dei centri storici. Gli “Esausti” non ci sono più e i “Super Mario” trovano altre connotazioni (per un confronto con i cluster precedenti consigliamo di leggere “Che cosa offrono in più i negozi, che il web non può fare“, ndr).

Vediamoli in dettaglio.

Selettivi

Sono gli ex “Super Mario” e “Hasta il web”. Qualità e sicurezza dei prodotti caratterizzano le loro scelte. Si chiamano fuori dal “wow” shopping. Preferiscono i super di quartiere per la spesa alimentare e i negozi specializzati per quella non alimentare. L’88% acquista prodotti online.

Rappresentano il 16,1% degli italiani.

Wow_Click

Erano gli “Hasta il web” e i “Wow shop”. È Cluster giovane, lo stile di consumo riflette il loro stile di vita: infedeli ai canali e sempre alla ricerca di emozioni nuove e di innovazione. Vivono con lo smartphone e comprano con lo smartphone. Sono quelli che acquistano di più online (90%) ma allo stesso tempo sono attratti da retailer capaci di emozionarli.

Rappresentano il 17,5% degli italiani.

Sciure and the city

Gli ex “Territoriali” e “Love shopping”. Più anziani e con un reddito medio-alto, privilegiano l’abitudine, le relazioni, i canali tradizionali, ricercano sicurezza nei loro acquisti e trovano soddisfazione nelle marche e negli ambienti affini al loro stile di vita. Solo il 19,1% sceglie anche il canale digitale per i suoi acquisti.

Rappresentano il 19,2% degli italiani.

Aldi People

Eccoli gli ex “Ok, il prezzo è giusto”. Rappresentano l’altra metà della popolazione anziana, quelli per i quali la convenienza è un fattore di scelta determinante insieme alla ricerca di comodità attraverso discount di prossimità o anche il supermercato. Per loro, quindi il volantino ha perso la caratteristica di guida alla convenienza e preferiscono la sicurezza dell’every day low price. Il 23,6% acquista prodotti online.

Rappresentano l’11,6% degli italiani.

Flashmen

Ex “Esausti” e “Super Mario”, sono quelli che scelgono luoghi e canali comodi. Quelli che sono sempre alla ricerca di semplificazione, di soluzioni funzionali al giusto prezzo. Quelli che criticano il mondo del consumo. Quelli che vogliono risparmiare tempo e l’80,8% lo fa anche attraverso l’e-commerce.

Rappresentano il 12,6% degli italiani.

M-Family

Si chiamavano “I-Family”. Sono famiglie giovani, moderne, alla ricerca di sensate e piacevoli esperienze d’acquisto. Non sprecano comprando quando è necessario e ottimizzano i loro acquisti, ma non si negano autogratificazioni, avendo superato una certa vergogna dello spendere e quindi si godono sempre la loro esperienza di shopping. L’87,7% acquista prodotti online.

Rappresentano il 23% degli italiani.

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Il primo forte segnale di cambiamento è che i cluster di consumatori individuati dalla ricerca si sono rimescolati, acquisendo, anche sull’onda del crescente utilizzo dell’e-commerce, nuove connotazioni

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