Si è famosi davvero solo quando si sarà riconosciuti perfino dalle pecore. Non è un modo di dire delle highlands scozzesi, ma la considerazione di un gruppo di scienziati dell’Università di Cambridge, che in uno studio del 2017 ha fatto una sconvolgente scoperta: le pecore, se addestrate in modo opportuno, sanno riconoscere i volti umani.
Per la verità, pochi avevano dubbi sulle abilità di questi simpatici animali. Anche solo perché i piccioni sanno distinguere tra un Picasso e un Monet, mentre i topi riconoscono il giapponese dall’olandese, quando li sentono. Le pecore, che hanno una intelligenza piuttosto sviluppata e una buona memoria, non hanno fallito il test.
Allenate a riconoscere i volti della giornalista inglese Fiona Bruce, dell’attore americano Jake Gyllenhaal, dell’ex presidente Usa Barack Obama e dell’attrice britannica Emma Watson, hanno superato tutte almeno otto volte su dieci il test. Le loro performance soo peggiorate solo quando sono state sottoposte loro immagini prese da un angolatura non fronale.
Tutto però cambiava quando, in mezzo alle cinque celebrità, gli scienziati hanno deciso di inserire, a tradimento, anche la fotografia di uno degli ammaestratori. In quel caso le pecore hanno preferito quell’immagine sette volte su dieci.
“Un comportamento strano”, hanno aggiunto gli studiosi. “Quando vedevano una fotografia di un inserviente per la prima volta, facevano un doppio controllo. Prima la guardavano con attenzione. Poi controllavano, confrontandola con una di quelle proposte (poteva essere Emma Watson, per capirsi). E infine sceglievano sempre quella dell’inserviente”. Erano più affezionate, a quanto pare.