Siamo davvero tutti online? I numeri parlano chiaro e sono quelli forniti da Audiweb che ha pubblicato i dati della total digital audience relativi al mese di giugno del 2019. Si parla di ben 41,3 milioni di utenti, ovvero poco meno del 70% della popolazione. Nel cosiddetto giorno medio erano collegati 33 milioni di persone, per quattro ore e 28 minuti in media. Per calcolare questa cifra si parte dalla somma degli utenti unici di ciascun giorno del mese osservato e lo si divide per il numero dei giorni del mese, in tal modo si ottiene il numero medio di utenti unici giornalieri del mese di osservazione. Per utente unico si intende il numero di singole persone che in un determinato lasso di tempo si sono collegate a un sito web. Andando più nello specifico dei dati forniti da Audiweb, si scopre che nel sesto mese dell’anno erano online percentuali analoghe di donne e uomini, rispettivamente il 54% e il 56,4%, ma solo poco più del 25% aveva più di sessantacinque anni. 3, 4 milioni avevano tra i 18 e i 24 anni, più di cinque milioni erano nella fascia di età compresa tra 25 e 34 anni e una cifra analoga in quella tra i 55 e i 64. Ma oltre sette milioni erano compresi nella fascia d’età che va dai 35 ai 44 anni. Infine sette milioni e mezzo di utenti online avevano tra 45 e 54 anni. Sono state analizzate anche le aree di provenienza degli utenti ed è emerso che 9 milioni hanno navigato dal nord ovest, 5,9 dal nord est, 6 milioni e mezzo dal centro Italia e addirittura undici milioni e mezzo dal Sud e dalle isole.
In un anno i nostri connazionali che hanno usufruito del cosiddetto subscription video on demand sono passati dall’8% al 19%, circa 7,6 milioni di persone, che decidono di guardare ciò che vogliono quando vogliono
Audiweb ha indagato anche la tipologia di siti web visitati. In ordine troviamo i motori di ricerca, poi i social network, i servizi web e internet, quindi i video e infine, i portali generalisti. La categoria che raggruppa i siti di informazione e le testate giornalistiche presenti in rete ha raggiunto 35 milioni circa di utenti ed ha preceduto la messaggistica istantanea. A questa lista va aggiunta un’altra categoria, infatti a quanto pare gli Italiani online guardano anche la Tv in streaming. Franz Russo riporta i dati dell’Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano, dai quali emerge che in un anno i nostri connazionali che hanno usufruito del cosiddetto subscription video on demand sono passati dall’8% al 19%, si tratta quindi di circa 7,6 milioni di persone, che decidono di guardare ciò che vogliono quando vogliono. Si stima che nel corso dell’anno il numero di chi accede allo streaming online potrebbe superare il numero degli utenti delle PayTv. È soprattutto la generazione X, che nel 51% dei casi decide cosa guardare indipendentemente dalla programmazione, a preferire la Tv in streaming. Il 10 % in più di chi fa parte di questa fascia d’età ha scelto la Tv in streaming rispetto allo scorso anno. Seguono poi i Millennials, con un +6% e infine i baby boomers, con un +5%.