Negli ambienti dell’alt-right italiana, da qualche tempo circola la teoria del complotto contro Donald Trump e Matteo Salvini, per mezzo della Link University di Roma, una gigantesca bufala globale diffusa da Donald Trump medesimo e dai suoi scagnozzi e accolta a braccia aperte dai fan giornalistici di Capitan Salvini che ancora non si capacitano del fatto che il loro eroe si sia fatto fregare come l’ultimo coscritto del Car.
Secondo i teorici della cospirazione italiana, Renzi e Obama, con l’aiuto del fantomatico professor Joseph Mifsud della Link, avrebbero orchestrato un’operazione spionistica per inguaiare il presidente americano, cucendogli addosso un finto collegamento con i russi al fine di infangare il cuore immacolato di Trump. Fa già ridere così, visto che è stato accertato dal procuratore speciale Robert Mueller e da sedici agenzie di intelligence americane, l’uno e gli altri nominati dall’Amministrazione Trump e non da Renzi e Obama, 1) che i servizi russi hanno interferito sulle elezioni americane del 2016 a favore di Trump; 2) che numerosi uomini del presidente sono stati condannati o hanno collaborato con la giustizia a causa dei loro rapporti ambigui con i russi durante la campagna elettorale e anche dopo e 3) che Mifsud semmai è un assett russo.
Secondo i teorici della cospirazione italiana, Renzi e Obama, con l’aiuto del fantomatico professor Joseph Mifsud della Link, avrebbero orchestrato un’operazione spionistica per inguaiare il presidente americano
Trump, poi, ha fatto di tutto per cancellare i rapporti del suo team con gli intermediari del Cremlino, compreso Mifsud, al punto che il procuratore speciale Mueller, pur non trovando la prova della complicità tra la campagna presidenziale e Putin, ha scritto e detto espressamente di non aver assolto Trump per aver tentato di fermare l’inchiesta (ostruzione alla giustizia), ma semplicemente di non poterlo incriminare perché la Costituzione affida alla Camera e al Senato il processo di incriminazione del presidente in carica. Mueller ha passato la palla alla politica e, adesso, siamo arrivati all’apertura formale dell’inchiesta sull’impeachment.
La teoria del complotto dell’alt-right italiana però oltrepassa la dimensione della realtà e diventa una serie tv grottesca alla Black Mirror quando arriva a collegare la macchinazione di Renzi e Obama contro Trump alla nascita dell’attuale governo Conte, voluto da Renzi e, dicono loro, anche da Trump (Obama al momento viene risparmiato), al fine di estromettere Salvini. E poco importa se Salvini è il firmatario di un accordo politico con Putin, un trumpista della prima ora e già vicepresidente con Di Maio del primo governo Conte, quello pieno di uomini della Link University.
La surreale ricostruzione italiana parte come sempre dalla denuncia di un ulteriore complotto delle élite nei confronti della verità. Non ne parla nessuno, dicono, vogliono insabbiare tutto… tralasciando però il particolare che ne parlano il presidente americano e il suo spirugghia faccende Rudy Giuliani, gli ideatori della bufala globale. I giornali americani sono pieni della rabbiosa controffensiva trumpiana per fermare la procedura di impeachment, a cominciare dalla diffusione di un analogo e altrettanto farlocco complotto ucraino, questa volta orchestrato da Joe Biden e da suo figlio Hunter sempre contro il cuore immacolato di Donald.
La teoria del complotto dell’alt-right italiana però oltrepassa la dimensione della realtà e diventa una serie tv grottesca alla Black Mirror
Trump non è nuovo a queste cose, diffondere fake news è una strategia studiata con furbizia e perfezionata da Steve Bannon, i cui uomini sono dietro la denuncia della cospirazione ucraina.
Trump ha iniziato la carriera politica con la bufala sul certificato di nascita di Obama, ha continuato con le email e le malattie e gli affari di Hillary, mentre i suoi consiglieri più importanti sono finiti a twittare su improbabili cene sataniche dei Clinton nello scantinato della pizzeria Comet Ping Pong di Washington.
Nell’epoca della post verità e dell’informazione che non tiene conto dei dati di fatto è molto conveniente costruire teorie della cospirazione e progettare fantasie politiche a uso di allocco, perché si diffondono più rapidamente, fanno più clic, vengono catturate facilmente dall’algoritmo della rabbia e del risentimento e in alcuni casi, come è successo da noi a maggior gloria di Capitan Salvini, ora vittima di una macchinazione infingarda, fanno anche fare un giro da Presidente della Rai.