John Elkann sta per comprarsi La Repubblica, La Stampa, L’Espresso, Huffington Post, Il Secolo XIX, un sistema di dodici quotidiani locali, Radio DJ, Radio Capital e la concessionaria pubblicitaria Manzoni attraverso il controllo del Gruppo Gedi, di cui è già azionista. La Cir dei fratelli De Benedetti, su richiesta della Consob, ha confermato con un comunicato le indiscrezioni sulla possibile vendita delle proprie quote a Exor. Gedi è il più grande gruppo editoriale italiano.
Di seguito, il comunicato di Cir: «In riferimento alle indiscrezioni apparse su alcuni organi di stampa riguardanti la partecipazione di CIR – Compagnie Industriali Riunite S.p.A. (“CIR”) in GEDI S.p.A. (“GEDI”), su richiesta della CONSOB CIR informa che sono in corso discussioni con EXOR N.V. (“EXOR”) concernenti una possibile operazione di riassetto dell’azionariato di GEDI che condurrebbe all’acquisizione del controllo su GEDI da parte di EXOR. Il Consiglio di Amministrazione di CIR è convocato per il prossimo lunedì 2 dicembre per l’esame di tale possibile operazione e all’esito dello stesso saranno fornite al mercato le opportune comunicazioni».
Nella giornata di sabato fonti vicine a John Elkann hanno fatto trapelare che non si tratta di un’operazione nostalgica: quello che prenderà avvio la prossima settimana è un progetto imprenditoriale coraggioso, tutto proiettato al futuro. Obiettivo: assicurare a Gedi condizioni di stabilità che consentano alla società di evolvere velocemente, compiendo scelte che non possono più essere rimandate.
Non ci sarà dunque alcun approccio sentimentale, nessuna suggestione filantropica: in casa Exor si guarda avanti, con la fiducia che Gedi possa esprimere un grande potenziale, a patto di fare alcuni passi necessari:
1) cogliere in modo risoluto i vantaggi della rivoluzione digitale;
2) completare l’integrazione organizzativa all’interno di Gedi (nessuna intenzione di vendere Repubblica separatamente né di scorporare le radio);
3) e soprattutto garanzia dell’autonomia redazionale, perché il giornalismo di qualità – si afferma con forza sempre negli ambienti vicini ad Elkann – troverà sempre un mercato, a condizione che sia genuino, autorevole e indipendente.