L’industriale bresciano Giuseppe Pasini ha lasciato la corsa per la presidenza di Confindustria. Con una lettera indirizzata agli industriali ha annunciato «con grande serenità», la decisione di fare un passo indietro con cui lascia «ai colleghi Bonomi e Mattioli l’ultimo confronto». Chiara la motivazione della scelta: nel suo messaggio il big dell’acciaio precisa di aver riscontrato sulle sue linee programmatiche «grandi apprezzamenti ma non sufficienti in termini di voto».
Per la successione a Vincenzo Boccia restano in gara quindi due sfidanti: da una parte la vicepresidente di Confindustria, Licia Mattioli, dall’altra il numero uno di Assolombarda, Carlo Bonomi. I due candidati presenteranno il 12 marzo il proprio programma al Consiglio generale di Confindustria.
La decisione di Pasini modifica dunque gli equilibri in gioco che fino ad ora vedevano favorito Carlo Bonomi, con circa 65 voti raccolti in una campagna elettorale partita due anni fa. Pasini non ha ancora deciso chi sostenere tra i due sfidanti, ma la sua candidatura era nata in contrapposizione a quella di Bonomi quindi la sua uscita potrebbe beneficiare maggiormente Mattioli che conta già 55 voti. In gioco ci sono i 27 voti fino ad ora a sostegno dell’industriale bresciano.