Giorno 2Sono 10.590 i malati di coronavirus, oltre 2mila più di ieri. Vittime 827, guariti 1.045

Tutti i fatti, i numeri e le dichiarazioni

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Come ogni giorno, la Protezione Civile ha diffuso i dati relativi ai contagi da coronavirus a livello nazionale. In Italia dall’inizio dell’epidemia, 12.462 persone hanno contratto il virus. Attualmente ci sono 10.590 contagiati positivi. I dimessi guariti sono 1.045, 41 in più di ieri, e i decessi 196 più di ieri, per un totale di 827. Angelo Borrelli riporta come il 2% dei deceduti si trova nella classe tra i 50 e i 60 anni, il resto nelle classi di età più avanzate. Oltre il 78%, specifica Borrelli, ha patologie pregresse. Attualmente, 1.028 persone si trovano in terapia intensiva, e altre 5.838 sono ricoverate con sintomi.

I 12462 casi complessivi sono suddivisi in questo modo: 7280 in Lombardia, 1739 in Emilia Romagna, 1023 in Veneto, 501 in Piemonte, 479 nelle Marche, 320 in Toscana, 194 in Liguria, 154 in Campania, 150 in Lazio, 126 in Friuli Venezia Giulia, 77 in Puglia e provincia Trento, 75 in provincia di Bolzano, 83 in Sicilia, 46 in Umbria, 38 in Abruzzo, 37 in Sardegna, 20 in Valle d’Aosta, 19 in Calabria, 16 in Molise e 8 in Basilicata.

Le forze in campo sono oltre 3.000, in particolare il personale volontario conta 1.872 unità, 927 unità del personale delle forze armate, e 255 del dipartimento di Protezione civile. «Più tutti i colleghi delle regioni e le persone del personale sanitario, delle regioni e dei comuni, che sfuggono al conteggio ma sono tanti», ha specificato Borrelli. Anche le tende per ospitare le persone che devono essere isolate sono aumentate rispetto a ieri, e hanno raggiunto quota 565 in totale. La distribuzione di materiali ha visto oltre 1,1 milioni di mascherine distribuite ad oggi, e nei prossimi giorni è prevista l’ulteriore consegna di 116 ventilatori e respiratori per gli ospedali.

Sulle mascherine, in particolare, il comitato tecnico-scientifico hanno dato ulteriori indicazioni sul loro utilizzo sul luogo di lavoro. In particolare, il Comitato raccomanda di rispettare le distanze di sicurezza. Solo in assenza di questa possibilità è raccomandato l’uso della mascherina.

Al di fuori del posto di lavoro, la Protezione Civile raccomanda a tutti di uscire soltanto per il tempo strettamente necessario e per motivi indispensabili. Si specifica inoltre che anche chi esce a piedi deve avere con sé l’autocertificazione.

Sulla confusione tra “morti per coronavirus” e “morti per altre patologie ma positivi al coronavirus”, il direttore del dipartimento malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità Gianni Rezza risponde che «non abbiamo dati certi su questo e dovremmo fare indagini supplementari». Mentre sulle notizie che suggeriscono che il tasso di letalità in Italia sarebbe più alto che in Cina, arriva la smentita: l’Italia ha una popolazione più anziana rispetto a quella cinese, per cui il tasso di letalità non è sicuramente più alto, anzi potrebbe essere più basso rispetto a quello cinese. «Non si può inoltre standardizzare il tasso di letalità, perché tutto dipende dal numero di test che si fanno», ha aggiunto Rezza.

La mappa del contagio

L’annuncio del direttore generale dell’organizzazione mondiale della sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus è arrivato oggi, in occasione di una conferenza stampa a Ginevra. Il direttore ha detto: «L’Oms ha valutato che Covid-19 può essere caratterizzata come una pandemia», aggiungendo inoltre che «Nelle ultime due settimane, il numero di casi di Covid-19 è aumentato di tredici volte e il numero di pazienti è triplicato. Ormai ci sono oltre 118mila casi in 114 Paesi e 4.291 persone hanno perso la vita».

«A causa delle restrizioni per i viaggi tra Spagna e Italia imposte ieri dalle autorità spagnole, le successive partite della UEFA Europa League non si svolgeranno come previsto domani, 12 marzo 2020: Sevilla FC (Spagna) – AS Roma (Italia), FC Internazionale (Italia) – Getafe CF (Spagna). Ulteriori decisioni sulle due partite saranno comunicate a tempo debito».

Per due settimane a partire dalla mezzanotte dell’11 marzo in Portogallo saranno sospesi tutti i voli per l’Italia. Un problema per le giocatrici della nazionale femminile di calcio che si trovano ancora nel Paese per disputare la Algarve Cup. Avrebbero dovuto giocare in finale contro la Germania ma si sono ritirate a causa dell’emergenza coronavirus.

Flixbus sospenderà fino al 3 aprile 2020 il suo servizio su tutto il territorio italiano. «Tutti i passeggeri avranno diritto al rimborso del prezzo totale del biglietto precedentemente acquistato, tramite voucher», spiega la società tedesca di autobus extra-urbani. La decisione è stata presa per «supportare gli sforzi messi in campo da tutte le istituzioni che chiedono di evitare gli spostamenti se non per comprovati motivi di lavoro, gravi problemi di salute o ritorno presso la propria residenza/domicilio»

La compagnia aerea tedesca ha annunciato in una nota la riduzione degli orari dei voli per i passeggeri delle sue compagnie aeree nel periodo dal 29 marzo al 24 aprile. Complessivamente saranno cancellati 23mila voli. Il taglio riguarderà tutte le compagnie aeree del Gruppo. Nelle prossime settimane saranno previste ulteriori cancellazioni.

Secondo l’ultimo rapporto comunicato dal ministero della Salute, la Spagna ha superato i 2000 casi di coronavirus e ha registrato 47 decessi, la stragrande maggioranza nella regione di Madrid.

Timo Hübers dell’Hannover è il primo calciatore professionista tedesco a cui è stato diagnosticato il Covid-19. Il giocatore della Bundesliga andrà in quarantena.

Il ministro della Salute tedesco Jens Spahn ha detto che «non funzionerà» a chiusura di tutti i confini del Paese.

In Italia sono due, il segretario del Partito democratico Nicola Zingaretti e il presidente del Piemonte Alberto Cirio. In Francia il ministro della Cultura, Franck Riester, nel Regno Unito la ministra della Sanità Nadine Dorries.

Il presidente della regione Attilio Fontana è intervenuto a Italia 7 Gold per aggiornare sulle condizioni del sistema sanitario lombardo: «Purtroppo il numero di persone contagiate aumenta in maniera consistente, stiamo finendo di raccogliere i dati ma ci sono circa 1400-1500 nuove persone contagiate. Se non riusciamo a bloccare questo virus, rischiamo di andare fuori controllo con il nostro sistema sanitario», ha spiegato.

Sembra che il nostro paese sia circa dieci giorni avanti rispetto agli altri Stati membri dell’Unione europea. Francia, Germania e Spagna hanno una curva di contagi molto simile a quella italiana, ma non hanno ancora preso delle misure restrittive simili a quelle decise da Giuseppe Conte lunedì sera. Questo grafico postato su Twitter dall’economista Silvia Merler è abbastanza indicativo

Lo ha detto la ministra dello Sport con delega ai Giochi, Seiko Hashimoto, durante un’audizione parlamentare: «Dal punto di vista degli atleti che parteciperanno alle Olimpiadi di Tokyo, e che sono nella fase di aggiustamento e di preparazione all’evento, è inimmaginabile pensare a un annullamento o la posticipazione dei giochi».

Il Giappone al momento conta 581 contagiati e 12 morti.

Lo ha deciso il Consiglio dei ministri spiegando che 20 miliardi verranno finanziati in deficit. Il precedente piano prevedeva misure per 7,5 milardi, di cui 6,3 miliardi in deficit.

Nel primo decreto, che dovrebbe avere una dotazione di circa 10 miliardi, sono previste quattro aree di intervento. Il primo punto finanzierà sanità, protezione civile e forze armate. Il resto delle risorse verranno stanziate con altri decreti o con provvedimenti legislativi. Il secondo decreto riguarderà le «disposizioni in materia di lavoro», con l’allargamento della cassa in deroga, misure per gli stagionali e gli autonomi. Mentre per i genitori con i figli a casa per via della chiusura delle scuole, è prevista l’estensione del congedo parentale o in alternativa il voucher baby sitter. Il terzo capitolo sarà dedicato al sostegno alla liquidità per famiglie e imprese. Nella quarta parte, quella sul fisco, è allo studio uno stop ai versamenti di contributi e ritenute per le imprese.

Walter Ricciardi, membro italiano del comitato esecutivo dell’Organizzazione mondiale della sanità e consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, ha detto a Radio 1 che i numeri dei contagi pubblicati ieri potrebbero essere poco affidabili: «I colleghi lombardi sono sotto pressione, non riescono a inserire i dati in maniera aggiornata e non riescono a tenere il passo del regime assistenziale a cui questi pazienti devono essere sottoposti. Se le misure che abbiamo attivato ieri funzioneranno lo sapremo nelle prossime due settimane». Sulla proposta del governatore Attilio Fontana, che ha proposto di chiudere tutte le attività non essenziali in Lombardia, Ricciardi ha detto di essere d’accordo: «La richiesta ha un senso, ma non è una richiesta facile, si tratta di limitare in modo molto forte la libertà dei cittadini. Tuttavia la situazione in Lombardia è grave, la proposta è degna di essere tenuta in considerazione».

Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ha riferito al Senato sulle rivolte nelle carceri scoppiate tra domenica e lunedì. Secondo il ministro «Sono state portate avanti da almeno 6000 detenuti su tutto il territorio nazionale, il bilancio complessivo e’ di oltre 40 feriti della polizia penitenziaria e purtroppo di 12 morti tra i detenuti per cause che, dai primi rilievi, sembrano perlopiù riconducibili ad abuso di sostanze sottratte alle infermerie durante i disordini». Il ministro non ha specificato quali sarebbero le altre cause dei decessi. Bonafede ha spiegato che i tamponi verranno effettuati ai detenuti «trasferiti a vario titolo».

Fca chiuderà temporaneamente alcuni impianti italiani per contrastare la diffusione del coronavirus. Pomigliano sarà chiusa oggi, giovedì e venerdì, Melfi e la Sevel giovedì venerdì e sabato, Cassino giovedì e venerdì. Tutti gli stabilimenti italiani saranno coinvolti in interventi straordinari nei prossimi giorni.

In Italia ci sono 8.514 i malati di coronavirus (529 in più di ieri), e 631 le vittime (168 in più di ieri), e 1.004 i guariti (280 + rispetto a ieri). I contagiati complessivamente sono diventati 10.149, un numero che comprende vittime e guariti. Lunedì sera il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il decreto che ha disposto degli importanti limiti di circolazione in tutto il territorio nazionale, ma le misure potrebbero non bastare, soprattutto nelle zone più colpite dalla malattia. Il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, ha chiesto al governo di chiudere tutti gli esercizi commerciali non essenziali e limitare il trasporto pubblico nella sua regione, ma per ora l’esecutivo ha deciso di non emanare nuove restrizioni.