Tratto dall’Accademia della Crusca
Alcuni lettori ci chiedono “delucidazioni” in merito all’uso dell’espressione la qualunque per intendere ‘qualunque cosa’, ‘qualunque persona’: è corretto? Da dove deriva?
Risposta
Non vi è alcun dubbio che l’espressione la qualunque per intendere ‘qualunque cosa’ sia stata favorita dal grande successo di un personaggio televisivo e cinematografico interpretato dal comico lombardo Antonio Albanese, alias Cetto La Qualunque, maschera che rappresenta un politico calabrese avido e corrotto. L’intenzione satirica, anche a livello linguistico, è del resto evidente già nel titolo del film del 2011 che lanciò sul grande schermo il personaggio in questione, ovvero Qualunquemente (regia di Giulio Manfredonia), ed è ribadita nel recentissimo film intitolato Cetto c’è, senzadubbiamente (2019, regia ancora di Giulio Manfredonia). Sarà bene, dunque, sottolineare in partenza che nelle intenzioni di chi usa la qualunque in un contesto discorsivo “normale” vi è (almeno sino ad oggi) il voler evidenziarne la carica espressiva pur nella consapevolezza che si tratta di un uso scorretto. Chi dice (o, meno comunemente, scrive) la qualunque, è ben conscio di commettere una forzatura grammaticale, che però gli torna utile per rafforzare o dotare di maggiore espressività un concetto o un argomento.