Coronavirus Global ResponseJosé Mourinho, Melinda Gates e la raccolta fondi della Commissione per trovare un vaccino

Dalle 15 la presidente Von der Leyen organizzerà una maratona mondiale in cui inviterà gli Stati e le organizzazioni di tutto il mondo a raccogliere almeno 7,5 miliardi per trovare un antidoto al covid-19. L'allenatore del Tottenham e la filantropa tra gli sponsor principali

Cosa succede oggi. Alle 15 la Commissione europea organizzerà una maratona mondiale di raccolta fondi in cui inviterà gli Stati e le organizzazioni di tutto il mondo a raccogliere almeno 7,5 miliardi di euro per trovare un vaccino. L’obiettivo creare una cooperazione globale tra virologi, governi, fondazioni, organizzazioni no profit e imprese.

Come funziona. Niente telefonate alla telethon, niente manifestazioni in piazza. La raccolta fondi avverrà online. Bisogna solo andare qui per donare. A partire dalle 15.

Perché proprio 7,5 miliardi. Perché secondo gli scienziati ed esperti sanitari leader a livello mondiale, riuniti nel Consiglio di monitoraggio della preparazione globale, una riunione convocata dall’Organizzazione mondiale della sanità e dalla Banca mondiale, questa è la cifra minima necessaria per almeno pensare di sviluppare un vaccino.

Funzionerà? Non si sa. Come ogni raccolta fondi che si rispetti i conti si fanno alla fine. Ma ci sono almeno tre cose da segnalare. Primo si tratta di uno sforzo globale ma finora le adesioni sono arrivate solo a livello europeo (sotto il video di José Mourinho i capi di Stato, tutti europei, che hanno firmato l’appello). Sappiamo che questi fondi saranno incanalati a organizzazioni sanitarie riconosciute, ma chi deciderà quanto e quando erogare questi fondi? La Commissione europea? L’organizzazione mondiale della Sanità?

Secondo, a rendere questo evento extra europeo è solo la partecipazione dei coniugi Bill e Melinda Gates. I due grandi assenti sono il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il leader cinese Xi Jinping. Senza Washington e Pechino è difficile definire “globale” un evento.

E il terzo punto? Ah, già. Il vero motivo di questa maratona per il vaccino è evitare che Stati Uniti, Cina o altri Paesi singolarmente cerchino da soli il vaccino e lo trovino per primi, impedendo agli altri Stati del mondo di accedervi subito.

I personaggi famosi che finora hanno aderito. C’è l’ex allenatore dell’Inter José Mourinho, l’unico a vincere un triplete in Italia, e ora alla guida del Tottenham. Ma hanno mandato video di supporto anche la filantropa Melinda Gates, presidente della Bill & Melinda Gates Foundation, il tennista greco Stéfanos Tsitsipás e Aleksander Čeferin, presidente della Uefa.

L’appello. Firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, Emmanuel Macron, presidente della Repubblica francese, Angela Merkel, cancelliere federale della Repubblica federale di Germania, Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, Erna Solberg, Primo Ministro del Regno di Norvegia e Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea.

Il testo della lettera. «Il caso favorisce la mente preparata». Questo era il mantra di Louis Pasteur, uno dei più grandi scienziati del mondo e la mente dietro ai vaccini e alle scoperte che hanno salvato milioni di vite nell’arco di tre secoli.

Proprio come allora, il mondo si trova oggi di fronte a un virus che attraversa paesi e continenti, irrompendo nelle nostre case e nei nostri cuori. Questo virus ha causato devastazione e dolore in tutti gli angoli del mondo, nascondendoci dal contatto con le persone che amiamo, dalla gioia delle cose che facciamo di solito e dalle viste dei luoghi in cui vogliamo essere.

Questo sacrificio e gli eroici sforzi del personale medico e assistenziale di tutto il mondo ci hanno aiutato ad abbassare la curva in molte parti del mondo. Mentre alcuni stanno emergendo con cautela dal blocco, altri sono ancora isolati e vedono le loro vite sociali ed economiche quotidianamente e fortemente limitate. Le conseguenze potrebbero essere particolarmente drammatiche in Africa e nel Sud del mondo nel suo insieme.

Ma quello che tutti abbiamo in comune è che nessuno di noi può davvero pensare o pianificare con grande certezza ciò che il futuro della pandemia ha davvero in serbo per noi.

Ciò significa che tutti noi abbiamo un interesse comune nel trovare una soluzione. Nessuno di noi è immune alla pandemia e nessuno di noi può battere il virus da solo. In realtà, non saremo veramente al sicuro finché non saremo tutti al sicuro – in ogni villaggio, città, regione e paese del mondo. Nel nostro mondo interconnesso, il sistema sanitario globale è forte quanto la sua parte più debole. Dovremo proteggere gli altri per proteggere noi stessi.

Ciò rappresenta una sfida unica e veramente globale. E rende indispensabile darci la migliore possibilità di sconfiggerlo. Ciò significa riunire le migliori e più preparate menti del mondo per trovare i vaccini, i trattamenti e le terapie di cui abbiamo bisogno per rendere di nuovo sano il nostro mondo, rafforzando al contempo i sistemi sanitari che li renderanno disponibili per tutti, con particolare attenzione all’Africa.

Stiamo rafforzando l’impegno dei leader del G20 a sviluppare una risposta massiccia e coordinata al virus. Stiamo sostenendo l’invito all’azione che l’Organizzazione mondiale della sanità e altri attori sanitari globali hanno fatto insieme. Per questo motivo, abbiamo recentemente lanciato l’acceleratore Access to COVID-19 Tools (ACT), una piattaforma di cooperazione globale per accelerare e ampliare la ricerca, lo sviluppo, l’accesso e la distribuzione equa del vaccino e altri trattamenti terapeutici e diagnostici salvavita. Questa iniziativa ha gettato le basi per una vera alleanza internazionale per combattere il COVID-19.

Siamo determinati a lavorare insieme, con tutti coloro che condividono il nostro impegno per la cooperazione internazionale. Siamo pronti a guidare e supportare la risposta globale.

Il nostro obiettivo è semplice: il 4 maggio vogliamo raccogliere, in una conferenza di impegno online, una cifra iniziale di 7,5 miliardi di euro (8 miliardi di dollari) per compensare il deficit di finanziamento globale stimato dal Global Preparedness Monitoring Board (GPMB),

Metteremo tutto il nostro impegno sul tavolo e saremo lieti di essere raggiunti da partner di tutto il mondo. I fondi che raccoglieremo daranno il via a una cooperazione globale senza precedenti tra scienziati e regolatori, industria e governi, organizzazioni internazionali, fondazioni e operatori sanitari. Supportiamo l’Organizzazione mondiale della sanità e siamo lieti di unire le forze con organizzazioni esperte come la Bill e Melinda Gates Foundation, Wellcome Trust.

Ogni singolo euro o dollaro che raccoglieremo insieme verrà incanalato principalmente attraverso organizzazioni sanitarie globali riconosciute come CEPI, Gavi, Vaccines Alliance, nonché Global Fund e Unitaid nello sviluppo e nella distribuzione il più rapidamente possibile. Se riusciremo a sviluppare un vaccino prodotto dal mondo, per tutto il mondo, questo sarà un bene pubblico globale unico del 21 ° secolo. Insieme ai nostri partner, ci impegniamo a renderlo disponibile, accessibile e alla portata di tutti.

Questo è il dovere della nostra generazione e sappiamo che possiamo farlo accadere. Tecnologie sanitarie di alta qualità e a basso costo non sono un sogno ad occhi aperti. E abbiamo visto come i partenariati pubblico-privato sono riusciti a rendere disponibili molti vaccini salvavita per le persone più povere sulla terra negli ultimi due decenni.

Sappiamo che questa gara sarà lunga. Da oggi, sfrutteremo il nostro primo obiettivo ma saremo pronti per una maratona. L’obiettivo attuale coprirà solo le esigenze iniziali: la produzione e la consegna di medicinali su scala globale richiederà risorse ben al di sopra dell’obiettivo.

Insieme, dobbiamo garantire che le risorse continuino a essere mobilitate e che saranno compiuti progressi per raggiungere l’accesso universale alla vaccinazione, al trattamento e ai test.

Questo è un momento decisivo per la comunità globale. Radunando attorno alla scienza e alla solidarietà oggi semineremo i semi per una maggiore unità domani. Guidati dagli Obiettivi di sviluppo sostenibile, possiamo ridisegnare il potere della comunità, della società e della collaborazione globale, per garantire che nessuno rimanga indietro.

Questo è il mondo contro Covid-19. E insieme vinceremo.

Cosa ha fatto finora la Commissione europea per trovare un vaccino. Non si è parlato molto dei 47,5 milioni di euro che la Commissione europea ha aiutato a raccogliere tra finanziamenti pubblici e privati per sostenere 17 progetti di ricerca sui vaccini anti coronavirus, svolti da 136 gruppi di ricerca in tutta Europa. A cui si aggiungono i 90 milioni di euro per l’iniziativa di innovazione medica (Imi) con l’industria farmaceutica. Non solo, l’Unione europea ha messo a disposizione 164 milioni di euro per Start-Up e imprese tecnologiche per realizzare progetti innovativi in risposta alla pandemia.  La Commissione ha offerto anche un prestito di 80 milioni di euro a CureVac, la società biofarmaceutica tedesca con sede a Tubinga che sviluppa terapie basate sull’RNA messaggero. Un’azione rilevante visto che l’amministrazione Trump aveva offerto all’azienda di trasferire la ricerca del vaccino anti coronavirus negli Stati Uniti per far avere agli americani l’accesso esclusivo agli eventuali risultati. Un atto di sovranismo europeo.

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