Ordine non consegnatoInfortuni, l’Inail paga in ritardo solo i rider

Le attese durano oltre tre mesi. Il motivo: un problema di aggiornamento del sistema informatico dell’istituto. Solo nell’ultima settimana due fattorini sono stati coinvolti in due incidenti stradali a Roma e Milano

(Afp)

Attese di tre mesi e anche di più. Le diarie dell’Inail ai rider delle consegne del cibo a domicilio per gli infortuni dovuti ai numerosi incidenti stradali stanno accumulando ritardi su ritardi. Il motivo: un problema di aggiornamento del sistema informatico dell’istituto. La segnalazione arriva dalla Uiltucs, la categoria della Uil che segue il settore della gig economy. I pagamenti, dicono, sarebbero in ritardo addirittura dall’entrata in vigore dell’assicurazione Inail nel febbraio scorso.

Solo nell’ultima settimana due rider, a Roma e Milano, sono stati coinvolti in due gravi incidenti stradali. La settimana prima è successo a Palermo. L’assicurazione sugli infortuni, introdotta nel decreto salva imprese, era stata una conquista per il mondo dei fattorini, che con l’emergenza sanitaria hanno visto impennare la richiesta di consegne.

Ma qualcosa nella consegna delle indennità è andato storto. E la conferma di questo cortocircuito è arrivata proprio dagli uffici Inail, contattati dal sindacato. Stando a quanto la Ulitcs apprende, il disagio nascerebbe dal mancato aggiornamento del software usato dall’istituto per gestire le pratiche sugli incidenti dei fattorini. Senza l’aggiornamento, in pratica, non sarebbe in grado di supportare le comunicazioni tra le piattaforme del food delivery e l’applicativo dell’Inail.

«Anche alla luce degli ultimi incidenti avvenuti a Milano e Roma, il sostegno della copertura assicurativa dell’Inail diventa cruciale, così come lo è l’aggiornamento del software, per il quale chiediamo un tempestivo intervento», dice Mario Grasso, che nella Uiltucs segue il settore della gig economy.

«Gli uffici Inail devono essere messi in condizione di lavorare con la strumentazione adeguata per fornire un servizio efficiente per tutti i lavoratori, nessuno escluso. In questo caso, l’ingiustizia del ritardato pagamento riguarda soltanto i rider che, come tutti sanno, sono una categoria che lavora con scarse tutele e rischi elevatissimi».

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