Siamo rimasti chiusi in casa per mesi, a fare la spola tra divano e frigorifero. Abbiamo cucinato (e mangiato) torte, pani e pizze. Abbiamo sospeso camminate, corse e giri in bicicletta. Così, nella migliore delle ipotesi, abbiamo messo su chili di troppo e perso tono muscolare. E chi è un po’ avanti negli anni, o chi ha a che fare con qualche acciacco o con malattie, non necessariamente gravi, si ritrova con problemi accentuati dalle cattive abitudini prese nella passata quarantena. Una vacanza alle terme può essere l’occasione per dare una svolta a questa situazione. Ci sono offerte e proposte per tutti i gusti e tutte le necessità.
Ad Abano, salute a 360°
«I due grandi ingredienti per prevenire le malattie oncologiche e cardiovascolari sono una sana alimentazione e un esercizio fisico controllato, dosato, come un farmaco, sulle caratteristiche di ognuno. Proprio quello che è venuto a mancare durante il lockdown. Alle terme si può fare esercizio fisico sotto controllo medico, perché un medico deve sempre essere a disposizione. Non solo, si può fare movimento in acqua». A parlare è Marco Maggia, proprietario dell’Ermitage Bel Air Medical Hotel di Abano Terme, che continua: «In acqua lo sforzo è costante, non si sovraccaricano le articolazioni, si ottiene il massimo allenamento per le fasce muscolari. Una situazione perfetta per un atleta e sicura per anziani e sedentari. Se poi l’acqua è termale, si aggiungono proprietà benefiche che rendono l’allenamento ancora più efficace nel rispondere alla vita sedentaria». Una vacanza all’Ermitage è una pausa in cui ritemprarsi a tuttotondo. «A chi arriva da noi per rimettersi in forma offriamo innanzitutto una diagnostica che non si limita al peso, ma che passa attraverso le misure antropometriche di peso, altezza, impedenziometria, analisi della composizione corporea, analisi delle pliche. Valutiamo dove è concentrato il grasso, perché il grasso non è tutto uguale. Valutiamo il metabolismo basale e la capacità che ciascuno ha di “erogare potenza”. Il tutto si fa in un’ora e mezza al primo giorno, e ci consente di definire un programma alimentare personalizzato. I nostri menu sono ottimizzati in base alle esigenze di ciascuno, formulati con la consulenza del Prof. Fulvio Ursini, biochimico dell’Università degli Studi di Padova». Alla fine del soggiorno, si rifanno le misure, e si vede quanto grasso si è perso, e quanta massa muscolare si è guadagnata, si calcola anche l’età biologica, che è un parametro che racconta uno stile di vita più gratificante. Perché, spiega Maggia, occorre anche imparare «una certa educazione alla bilancia. La salute non si misura in chilogrammi. Non bisogna essere ossessionati dal peso, né il proprio né quello dei cibi. Non bisogna pesare tutto quello che c’è nel piatto. Quando sei qui ti godi la vacanza, e intanto impari, seguendo il ritmo della giornata: una filosofia che poi ti accompagnerà a casa. Senza ansia, mangiando un po’ di tutto, nelle giuste quantità, nei giusti momenti della giornata e con i giusti abbinamenti». Così si torna alla forma pre-lockdown, o anche meglio. Certo, le cose si fanno un po’ più complicate per chi ha già qualche patologia: «Il nostro hotel è capace di rispondere a tutte le patologie che limitano il movimento, perché la capacità di muoversi è primaria per la qualità di vita di una persona. Disfunzioni metaboliche, problemi ortopedici o neurologici, situazioni che con lo stop forzato si sono acuite. Cerchiamo di recuperare, dove è possibile, e dove non si può recuperare la funzionalità insegniamo a usare al meglio le capacità residue. L’acqua aiuta, la presenza di specialisti aiuta, l’ambiente sicuro e rilassato aiuta, senza dimenticare la giusta alimentazione».
Sirmione e Boario: prevenzione
Ovviamente l’acqua è elemento cardine anche alle Terme di Sirmione: un’acqua ipertermale che vanta innumerevoli proprietà, tra cui «un’azione stimolante del sistema immunitario, di protezione antivirale e di protezione della pelle, in questo momento molto aggredita da intenso uso di cloro, disinfettanti e alcool» spiega il dott. Sturani, direttore scientifico sanitario della struttura: «I centri termali per la natura preventiva e insieme riabilitativa delle cure offerte rappresentano il contesto ideale per migliorare la prevenzione delle malattie cronico degenerative che tanto peso hanno avuto nella pandemia da Covid-19. In particolare l’obesità, l’ipertensione, le malattie dell’appartato vascolare e respiratorio necessitano più che mai oggi di una prevenzione primaria e secondaria adeguata perché le persone siano in grado di affrontare le epidemie virali ricorrenti in condizioni di salute ottimali». Sempre in provincia di Brescia, un altro nome storico delle terme in Italia è Boario. Qui tra le innumerevoli proposte spiccano massofisioterapia, percorso vascolare, riabilitazione in acqua termale e cura idropinica all’interno del parco termale. «Puntiamo In particolare su questa terapia per detossinare l’organismo – assicurano a Boario – una terapia che ha ben 150 anni di storia per le nostre Terme». E per il viso, “stressato” dal continuo uso di mascherine, una maschera purificante al fango termale freddo, ottimo idratante e purificante.
A Punta Marina, tra mare e pineta
Mai come quando si parla di vacanza, la meta è fondamentale. E anche nel caso di una vacanza alle terme la cornice può fare la differenza. Paura di dover rinunciare alle ferie al mare per concentrarsi sul proprio benessere? Niente affatto. Alle Terme di Punta Marina, in provincia di Ravenna, si può trovare tutto. «La nostra struttura si affaccia direttamente sulla spiaggia» spiega Andrea Accardi, titolare dell’hotel Terme Beach Resort «mentre alle spalle abbiamo la pineta. Questo ci consente di offrire qualcosa in più. Il mare, ovviamente, ma anche ampi spazi, garanzia di sicurezza. E poi la pineta, dove si può svolgere qualsiasi tipo di attività, dalle camminate alla corsa alla bicicletta». Caratteristiche preziose per chi vuole unire la vacanza classica, magari in famiglia, con i bambini, e la ricerca del benessere termale. «Dobbiamo pensare a una stagione che sia una sorta di anno 0 – continua Accardi – che sappia mettere in connessione la parte sanitaria con la componente di hospitality. Così, a tutti quelli, e sono tanti, che hanno fatto troppo poco movimento durante il lockdown, noi offriamo la possibilità di fare fisioterapia in acqua e fuori dall’acqua, con l’assistenza di un fisiatra e di un osteopata. Poi ci sono le classiche cure inalatorie, con le caratteristiche e i pregi di un’acqua salsobromoiodica calciomagnesiaca. Senza dimenticare la remise en forme nella SPA: non possiamo fare sauna e bagno turco, per le restrizioni vigenti, ma puntiamo sul linfodrenaggio con massaggi, macchine, vasche di acqua termale, e con l’aiuto della palestra. Il tutto “pieds dans l’eau”, praticamente in riva al mare, senza rinunciare alle serate in spiaggia e a tutto quello che caratterizza una vacanza al mare. E al ristorante il nostro dietologo interno crea percorsi personalizzati all’arrivo».
Ischia, il fascino delle terme storiche e il gusto di mangiar sano
L’hotel Regina Isabella, con le sue 5 stelle Lusso e la vista sul mare, offre tutti gli ingredienti per una vacanza da sogno con attenzione al benessere. Fu costruito, nell’incantevole borgo di Lacco Ameno d’Ischia, negli anni ’50 per volontà di Angelo Rizzoli, che fece ampliare le storiche Terme della Regina Isabella e realizzare, sulle antiche rovine greco-romane, un complesso alberghiero. Le sorgenti Termali delle Terme della Regina Isabella sono classificate come Salso-solfato-bicarbonate, sono acque iperminerali e definite “ipertermali” perché sgorgano ad una temperatura di 56 e 77 °C. La loro peculiarità è la biodiversità: sono dette “Acque bioattive”, proprio perché vive e capaci di apportare grandi benefici in ambito estetico e medico. Peculiarità di Ischia sono i fanghi: l’argilla raccolta nelle cave naturali viene posta in maturazione per sei mesi nell’acqua termale, da cui assimila le proprietà minerali e le virtù officinali, e diventa fango termale bioattivo, utile in campo estetico, fisioterapico e dermatologico. Tutto questo è a disposizione degli ospiti dell’hotel, insieme a cure, trattamenti, massaggi, programmi di alimentazione e di fitness, e a trattamenti di dermatologia termale. E agli ottimi piatti della cucina mediterranea serviti nei tre ristoranti dell’albergo gestiti dall’Executive Chef stellato Pasquale Palamaro. È proprio lo chef a svelarci qualche segreto per rimettersi in sesto dopo le “concessioni” golose della quarantena: «La dieta per tornare in forma non necessariamente si traduce in un sacrificio, ma piuttosto nel trovare un equilibrio. Nel senso che se facciamo attenzione alle quantità e alla varietà, si può mangiare un po’ di tutto, evitando gli eccessi, che sono quello che poi fa male. Un aiuto viene dal servire all’inizio del pasto le verdure crude, soprattutto le più ricche di fibra, come finocchio o sedano, ma anche le zucchine. Tante crudité, insomma, condite con la giusta quantità di olio extravergine di oliva, che con i suoi polifenoli è un ulteriore aiuto. E per la sapidità, sfruttare quella data da ingredienti come acciughe, bottarga, colatura di alici, per ridurre la quantità di sale e mantenere intatto il piacere».