La chat di Redazione, questa settimana, è stata dinamica e piena di energia: stiamo lavorando alle nuove idee per settembre e mai come in questi giorni ci siamo sentiti finalmente ‘stabili’.
L’incertezza dei primi mesi ha lasciato il posto alle prospettive, e non possiamo che esserne felici.
Ma bando ai sentimentalismi, veniamo al bigino di Gastronomika.
Lasciateci guardare con nostalgia alla festa appena passata, e alla scoperta della presenza di una pasta al burro in un momento storico determinante: quel 25 luglio di tanti anni fa è stato il cibo a celebrare un evento che ha segnato la storia italiana. La pastasciutta antifascista dei fratelli Cervi vi ha giustamente appassionato, e anche a noi.
Abbiamo indagato su due lati del virus: quello che ha portato a infiltrazioni mafiose nella ristorazione, tema scottante a prescindere dal Covid-19, e quello che ha spinto i più coraggiosi oltre i loro limiti, per costruire qualcosa di nuovo, che rimarrà. Soprattutto se studieranno sui libri giusti. Il rovescio della medaglia sono le esportazioni che stanno limitando il mercato del vino, e i supermercati ancora incerti sul futuro del digitale e dell’e-commerce. Ma c’è anche chi apre, e ci dimostra che le giovani generazioni cucinano, ma non come noi.
Se voi invece non cucinate ma andate al ristorante, siate gentili. Con esimi colleghi d’oltremanica, abbiamo deciso che sarà l’etica del cliente a far rimanere aperti e attivi i nostri ristoranti preferiti. Non dimentichiamo che chi ci ospita rischia anche per noi.
Venendo alle grandi questioni della redattrice che ci instilla dubbi che non pensavamo di avere, è stata la volta dell’uovo. Sapete come si rompe? Ecco, non è vero. E se siete ancora convinti che per fare un cubetto di ghiaccio basti mettere dell’acqua nel freezer, dobbiamo proprio farvi delle ripetizioni. Per vendere ghiaccio ai milanesi serve un impegno maggiore.
Ghiaccio e uova a parte, siamo previdenti: il pandoro a luglio non ve l’aveva ancora raccontato nessuno. Ma non è una boutade del Direttore, anzi. L’estate è il mese in cui nascono i lievitati del Natale, e se non ve l’hanno detto finora è cancel culture. Di sicuro la nostra è cancel culture sul panettone: ma non entriamo in questa polemica adesso, fa davvero troppo caldo.
A proposito di caldo: avete la valigia pronta ma non sapete ancora dove andare? Abbiamo mete golose da suggerirvi, cicloturismo per tenervi in forma, spunti per souvenir da bere e offerte di relax garantito.
Mentre vi crogiolate al sole o sul lettino della SPA, vi lasciamo qualche lettura edificante, di quelle che solo la redattrice sofisticata vi può offrire: facciamoci portare da Elaine’s in mezzo all’intellighenzia americana e scopriamo l’uomo che mangiando troppo ha costruito la credibilità della cucina degli Stati Uniti. C’entrano Woody Allen e compagnia.
La newsletter ha già impacchettato le sue cose e va in vacanza, e noi con lei: ma non vi abbandoniamo al vostro destino, anzi. Saremo sempre qui a offrirvi letture e spunti, ricette e curiosità sul cibo e i suoi protagonisti. Ma non fate i furbi, senza bigino dovrete venire a trovarci sul sito più spesso. Possiamo contarci? La pagina degli analytics sarà sempre aperta sul computer del Direttore: non fateci fare brutte figure.
Buona estate e buona cucina a tutti voi, e grazie: sono stati tre mesi e mezzo formidabili. Non vediamo l’ora di scoprire come andranno i prossimi! Tutto il resto è cancel culture.
Siamo sempre alla ricerca di nuovi spunti, suggerimenti e idee per capire meglio il mondo del cibo contemporaneo. E anche della nuova ricetta per il piatto più buono del mondo. Se ce l’hai, o vuoi aiutarci a fare un giornale migliore, puoi scriverci qui: [email protected]