Aromi in viaggioUn buon panino

Spesso quello che racchiudono due fette di pane è frutto di una tradizione, di un territorio o di una cultura e ne diventa testimone ogni volta che attraversa un confine, portando con sé prodotti tipici, storie e ristoratori

Ebbene sì, ogni settimana questo piccolo scrigno ci offre un contenuto worldwide degno di nota. Da tutto il mondo giungono notizie che ci fanno capire quanto il panino sia un perfetto contenitore anche in questo momento, anzi soprattutto in questa circostanza: veloce, trasversale, da passeggio.

Addentriamoci quindi in ciò che è emerso dal mondo in questa settimana.

 

La puccia conquista Parigi

 

È una piccola icona italiana. E non c’è niente di meglio che poterla trovare in vari punti della metropoli francese in differenti giorni della settimana: il Puccia Foodtruck si muove all’ombra delle periferie per riuscire a portare a tutti una ventata di buon gusto e buon umore. Il truck è armato di buoni prodotti e accostamenti; sul suo sito fornisce una mappatura precisa per riuscire a individuarlo e poter gustare l’ormai famoso “Giuseppe”, una Puccia con prosciutto Prince de Paris, Mozzarella di Bufala, rucola e crema di tartufo, servita con frementi patatine fritte della casa.

Mc Donald’s in Giappone partorisce un nuovo panino

 

Quando si tratta di entrare nel cuore dei propri clienti, Mc Donald’s se ne inventa di nuove: questa volta un panino ispirato a Touch, edito per la prima volta nella rivista manga Weekly Shonen Sunday dal 1981 al 1986; diventato velocemente uno dei manga più venduti di tutti i tempi e definito “un capolavoro senza tempo”, è entrato nel cuore dei giapponesi. E Mc Donald’s, su queste note, crea uno spot per festeggiare il 30° anniversario del loro popolare hamburger di pollo Tatsuta utilizzando la sigla iniziale e sostituendo “Touch, touch, koko ni touch” con “Tatsuta, Tatsuta, Chicken Tatsuta”.
Il grande colosso americano sa bene come arrivare “nelle pance” dei propri consumatori.
Niente da obiettare: una comunicazione creativa e originale.

Street Food: tradizione millenaria divenuta eccellenza

 

Si potrebbe pensare che lo street food sia di origine recente, ma in realtà risale all’epoca romana nella quale mangiare per strada era una consuetudine. Nella contemporaneità questa tendenza ha visto e vissuto un cambiamento decisamente evidente: dai camion notturni appostati fuori dagli stadi, siamo giunti ad un consumo anche in pausa pranzo con proposte di valore che siano esse offerte da un Apecar stile “vintage” o da una bottega vera e propria: cibo fresco, di qualità e legato alla tradizione eccellente del made in Italy. Tutte proposte rigorosamente street food. Il food truck nello specifico è divenuto un vero e proprio ambasciatore itinerante delle tradizioni locali italiane. Con l’arrivo della primavera potremo divertirci insieme a seguire i loro itinerari e mapparli uno ad uno. Volete un piccolo spoiler di questa mappa? Partiamo da Milano dunque, città in cui vivo e che, da questo punto di vista, offre curiose e ottime opportunità di prodotto da gustare passeggiando

Tommaso Mazzanti ha aperto a Milano pochi mesi fa All’Antico Vinaio e ha portato con se la sua schiacciata fumante che arriva direttamente dal suo laboratorio di Firenze tutte le mattine. Il menu milanese conferma il format fiorentino tradizionale, volendo rendere onore anche al prodotto territoriale: la schiacciata di Milano ne è un esempio (Salame Milano, Gorgonzola, Zucchine fritte, Rucola) anche se i veri cavalli di battaglia rimarranno quelli che già da tempo prendono per la gola i suoi consumatori più affezionati. Mi riferisco alla Favolosa, farcita di ‘sbriciolona’, crema di pecorino, crema di carciofi e melanzane o alla Dante, composta da capocollo toscano, stracchino e crema di tartufo con qualche foglia di ‘ruholina’. Tutta l’offerta è condita da un rapporto qualità/prezzo ottimale e porzioni…abbondantissime.

La Baghet

 

Emeline ha portato a Milano il suo charme francese viaggiando su un’ape car con l’idea di offrire un prodotto tipicamente francese (formaggi, vini, ostriche) accostandolo alla Baguette che ha studiato, nella sua versione italiana, insieme a Davide Longoni. Senza un negozio fisso che vincola, ma un format più mobile e metropolitano, porta a casa delle persone la croccantezza di un pane appena sfornato offrendo un’esperienza di trasporto.

Buona continuazione e…buon panino!