Il mondo editoriale e giornalistico è fatto anche di piccoli ghetti, di approcci iper-specialistici e di ambienti che a volte diventano autoreferenziali e autoriferiti. È questo il caso della scrittura gastronomica, ad esempio, un mondo che tiene insieme critica e ricettistica, giornalismo d’inchiesta e lifestyle, saggistica e letteratura di viaggio. In Italia, ma non solo, questo mondo è una specie di bolla, di luogo a sé. «Ah, scrivi di cucina» è la frase che ci sentiamo ripetere noi professionisti del settore, spesso con quel tono che sottintende l’intento di segnare una distanza con chi invece si occupa di tutto il resto, e staziona sul versante generalista, a cui oltretutto si tende ad assegnare uno status superiore. Negli ultimi tempi tuttavia va segnalato uno sforzo sempre più diffuso di abbattere i confini del ghetto gastronomico, per mano di un nutrito gruppo di giovani scrittori e scrittrici che in Italia come all’estero stanno tentando di dare al tema-cibo una nuova dignità e una maggiore apertura verso l’esterno. Un gruppo che sta dimostrando che il cibo può uscire dagli steccati e intrecciarsi con prospettive politiche e culturali profonde.
È in tale contesto che abbiamo immaginato Altrove, una nuova rubrica mensile di Linkiesta e Gastronomika, che parte dal cibo per andare altrove, appunto. Una rubrica che a volte usa il cibo come pretesto per parlare di cose diverse, altre lo mette al centro della scena. Una rubrica che passa attraverso la scrittura, perché molto spesso prende spunto da un libro, ma che poi si concretizza nell’online, attraverso lo strumento delle dirette Facebook e quindi il video.
L’idea è di parlare di cibo in modo non settoriale, cercando sponde al di fuori, sia portando tali temi dove prima non c’erano, sia introducendo una riflessione politica e culturale negli ambienti gastronomici. Lo faremo giocando sulla selezione dei temi al centro della singola puntata, ma anche scegliendo interlocutori non necessariamente interni al ricco e articolato universo del cibo e della ristorazione.
Le prime tre puntate sono già in calendario. Si parte venerdì 26 febbraio alle ore 18:30 con Cibo & psichedelia, possibili intersezioni. Gabriele Rosso dialogherà con Federico Di Vita, curatore del volume La scommessa psichedelica, edito da Quodlibet. Se volevamo spingere sull’acceleratore dell’azzardo nel trovare nuovi punti di vista e nuove intersezioni, beh qui ci andiamo giù col piede pesante.
La seconda è prevista per giovedì 18 marzo alle ore 18:30 con Il made in Italy: quale senso ha questa definizione? Eugenio Signoroni dialogherà con Maurizio Martina, vicedirettore aggiunto della FAO, ex Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, e autore di Cibo sovrano per i tipi di Mondadori.
La terza cadrà a inizio aprile, in data ancora da fissare: vedrà Gabriele Rosso dialogare con Nadeesha Uyangoda (di lei a marzo uscirà L’unica persona nera nella stanza per 66th and 2nd) su Cibo italiano e immaginario coloniale.
Vi aspettiamo, spargete il verbo.
Altrove è una rubrica mensile curata da Gabriele Rosso ed Eugenio Signoroni