«Gli abbiamo esposto le nostre idee su economia, crescita, infrastrutture, accesso al credito, trovandolo in sintonia con noi. Gli abbiamo offerto i nostri piani sul Recovery Plan e sui vaccini. E abbiamo indicato le tre riforme prioritarie da fare assieme al Recovery: burocrazia, fisco e giustizia. Essenziali perché l’Italia si alzi». Così Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia, alla guida delle consultazioni del partito, racconta al Corriere il confronto con il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi.
«Abbiamo chiesto un governo sia politico che tecnico, perché l’azione dell’esecutivo sia più forte ed efficace», spiega. Nessun veto sulla maggioranza allargata a Pd, M5S e LeU: «La richiesta del capo dello Stato era rivolta a tutti. Non è il governo di una maggioranza quello che nascerà, ma dei migliori… Noi siamo pronti a toglierci la maglietta della squadra per indossare quella della Nazionale, sappiamo che quando questa esperienza finirà torneremo ciascuno dalla propria parte. Ma oggi è il momento di lavorare assieme per il bene dell’Italia, non quello dei veti». Poi ammette: «Tutti dobbiamo rinunciare a qualcosa. Ci sarà tempo per tornare a essere avversari».
E qui arriva l’appello alla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni: «Capisco il suo ragionamento, ma io avrei preferito che decidesse di stare dalla parte di tutti gli italiani. È vero che ha affermato che la sua non sarà un’opposizione pregiudiziale a Draghi, ma vorrei che facesse un passo in più».
Sulla scelta di Salvini di appoggiare Draghi, invece, «lo abbiamo capito nell’ultima riunione del centrodestra, quando Berlusconi ha detto chiaramente che avrebbe espresso apprezzamento alla scelta di Draghi».
Ma Tajani assicura che non ci sarà una divisione nel centrodestra: «Noi continueremo a essere uniti, a presentarci assieme alle elezioni già alla prossima tornata».
Però Forza Italia non dà alcuna scadenza al prossimo governo, come vorrebbe invece Salvini: «Non pensiamo a un orizzonte temporale. Sono tanti i problemi da affrontare e ci vuole tempo per farlo».