Il Belgio e la Francia sono divisi da un confine lungo 620 km sin dal 1820, quando venne disegnato per la prima volta con il Trattato di Kortrijk dopo la sconfitta di Napoleone a Waterloo. Oltre 200 anni dopo un appassionato di storia locale ha scoperto che la frontiera è stata modificata. Camminando nella foresta tra la Vallonia e l’Alta Francia, ha notato che la pietra che segna il confine tra i due Paesi è stata spostata di 2,29 metri nel territorio francese. È stato un contadino belga che, infastidito da quel sasso sul percorso del suo trattore, ha pensato bene di spostarlo all’interno del territorio francese. E così il villaggio belga di Erquelinnes ha tolto qualche metro alla città francese di Bousignies-sur-Roc.
Come riporta la BBC, per fortuna lo scontro diplomatico tra Francia e Belgio non c’è stato e la questione è stata affrontata con relativa ironia. A raccontare la vicenda è stato David Lavaux, sindaco della cittadina belga Erquelinnes: «Ero felice che la mia città si fosse ingrandita. Ma il sindaco di Bousignies-sur-Roc non era d’accordo».
Le autorità belghe stanno cercando di contattare il contadino che ha spostato la pietra di confine dalla sua posizione originale per evitargli conseguenze penali e soprattutto per non convocare la commissione di frontiera franco-belga che non si riunisce dal 1930. «Dovremmo essere in grado di evitare una nuova guerra di confine», ha dichiarato Aurélie Welonek, sindaca di Bousignies-sur-Roc.