Il 2 maggio è la giornata internazionale del tonno: quello in scatola è stato una vera e propria ancora di salvezza per gli Italiani durante il lockdown, una certezza con la sua conservabilità, il suo valore nutrizionale e la sua versatilità. I consumi sono aumentati, le aziende si sono impegnate nella produzione, le scelte dei consumatori si sono fatte sempre più attente.
È passato poco più di un anno da quando il Coronavirus ha fatto irruzione nelle nostre vite, costringendoci a un’infinita alternanza di chiusure e aperture. E all’annuncio del primo lockdown la reazione degli Italiani è stata immediata: un assalto ai supermercati. Le immagini degli scaffali rimasti vuoti parlano chiaro, così come i dati, che parlano dell’importante aumento di vendite nel circuito della Grande Distribuzione Organizzata. Un moto istintivo, quello che ci ha portato a riempire i carrelli, ma non certo irrazionale: la scelta dei prodotti era ed è tutt’altro che casuale. Abbiamo comprato con un criterio preciso, scegliendo alimenti come farina, lievito, pasta. E tonno in scatola.
Il più amato dagli Italiani
«Siamo tra le aziende che nella situazione di incertezza generata dall’emergenza sanitaria sono state maggiormente favorite, infatti durante il periodo da marzo a giugno la Callipo ha realizzato un notevole incremento pari a circa il 15% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente». A parlare è Giacinto Callipo, quinta generazione Callipo Conserve Alimentari, che spiega: «i nostri sono prodotti da scorta alimentare: per questo il momento iniziale della crisi è coinciso con un significativo incremento delle vendite. Il consumatore finale durante il primo lockdown era sempre più alla ricerca di praticità e convenienza».
Una tendenza confermata da Camilla Teglio, vicepresidente di Icat Food «Il 2020 è stato sicuramente un anno sui generis. All’inizio del primo lockdown abbiamo assistito a un fenomeno di accaparramento da parte delle famiglie italiane. Prese dalla preoccupazione, hanno risposto con acquisti di beni alimentari a lunga durata in quantità e in formati convenienza. È stato un periodo in cui abbiamo registrato crescite anomale della categoria rispetto agli anni precedenti. Solo alla riconquistata apparente normalità di giugno 2020 abbiamo notato un ritorno ai numeri cui eravamo abituati per la stagione estiva, quella tipica di maggior consumo».
Non è tutto, la consapevolezza del consumatore ha portato a scegliere proprio il tonno anche per motivi nutrizionali. «Il tonno in scatola non è solo facile da conservare, è anche una fonte di proteine nobili a basso costo – puntualizzano dall’Azienda Nino Castiglione – una scelta ideale per chi non può permettersi il pesce fresco, o per chi teme di non poterlo acquistare per un determinato periodo». L’esempio classico è quello dello studente universitario: poco tempo per cucinare, pochi soldi in tasca, di fare la spesa tutti i giorni non se ne parla… un piatto di spaghetti con il tonno risolve la cena, con gusto e con un buon apporto di carboidrati e proteine. «Certo, poi è entrato in gioco un aspetto psicologico: trovare le scatolette di tonno al loro posto, sugli scaffali del super, è stato rassicurante per tutti, era un modo per sapere che il mondo non sarebbe finito».
Questione di sicurezza
«Proprio per garantire questa sicurezza ai consumatori – continuano da Nino Castiglione – la nostra azienda ha fatto una serie di scelte di responsabilità, aumentando la produzione in totale sicurezza. Il rispetto di tutte le norme anticovid imposte dal Governo si è associato a scelte come quella di effettuare il test sierologico a tutti i dipendenti ogni 15 giorni. In questo modo le persone hanno potuto venire a lavorare senza paura: a loro volta i nostri dipendenti hanno scelto di rimboccarsi le maniche, dimostrando un grande senso di appartenenza. Sono usciti di casa, sono venuti in azienda a collaborare, facendo turni extra, straordinari, assicurando la produzione anche di sabato. In questo modo abbiamo garantito che gli scaffali fossero sempre riforniti».
Una scelta consapevole
Ma quale tipo di tonno hanno scelto gli Italiani? «I tranci all’olio di oliva in scatola trainano come sempre il settore – spiega Giacinto Callipo – ma il segmento che registra le migliori performance in termini di crescita è quello dei filetti di tonno in vaso di vetro (+7%). Stanno soffrendo maggiormente i prodotti di fascia media mentre c’è un ulteriore trend in crescita di chi è orientato ad acquistare prodotti da scorta a prezzo accessibile». Sulla stessa linea Icat Food, l’azienda genovese con oltre 170 anni di esperienza nelle conserve ittiche, tra cui il marchio Angelo Parodi: «In sintesi, quello che possiamo descrivere come fenomeno 2020 è la polarizzazione dei consumi nelle due fasce di entry level e di premium price. Il segmento che ha performato meglio è stato quello dei filetti di tonno in vaso di vetro».
Occorre poi tenere presente che il consumatore è sempre più orientato a un’alimentazione sana e salutare: «per questo noi di Callipo abbiamo introdotto il tonno in acqua di mare realizzato con acqua prelevata dalle profondità del Mediterraneo, sanificata. Due soli ingredienti, nessuna aggiunta di sale: sono i sali minerali del mare, come magnesio e potassio, a dare una naturale sapidità al prodotto». Altro aspetto a cui i consumatori fanno sempre più attenzione è quello della sostenibilità, e sono sempre di più i produttori che si fregiano di marchi che attestano rispetto per il mare, uso di tecniche di pesca sicure, tutela dei delfini, ma non è tutto: «il tonno è sostenibile anche perché nulla va buttato. Si consuma tutto. Anche l’olio presente nella scatoletta – puntualizzano da Nino Castiglione – non va gettato, perché ricco di Omega3 e vitamina D che si trasferiscono dal pesce all’olio di conserva, come hanno provato recenti studi: non è un olio da scartare, ma un vero e proprio ingrediente da valorizzare e usare in cucina»