BiginoDi galline e altre storie

Mentre in redazione si discute se il brodo è di ossa o di ossi (è di ossi, perché le ossa sono quelle umane, ma noi non ce ne diamo pace), scandagliamo i giornali per scoprire di che cosa si parla quando si parla di cibo nel mondo. Curiosamente, si parla quasi sempre di altro: si sa, il cibo c’entra sempre un po’ con tutto

Stiamo per partire (è una speranza, più che una certezza) e conoscere quali sono le abitudini dei luoghi che visiteremo potrebbe essere fondamentale. Infatti, persino sulla mancia non siamo tutti d’accordo: e se in Italia è a discrezione, e si lascia solo quando si è avuto un servizio particolarmente curato, negli Stati Uniti, in Canada e in Australia è invece sostanzialmente obbligatoria e corrisponde a circa il 10/20% del conto finale. Decidete come preferite, ma sappiate che – di norma – le mance vengono divise equamente tra tutto il personale. La mancia paga il servizio, che non è incluso nel totale. Anche in Belgio, in Svizzera e in Spagna è consigliato lasciarla. Al contrario, in Giappone lasciare la mancia è considerato addirittura una mancanza di rispetto.
Mancanza di rispetto che, intanto, stiamo dimostrando anche nei confronti delle povere galline, costrette a deporre sempre più uova di taglia grande, oggi la misura più richiesta. E anche quella più difficile da deporre. Se ci fosse più richiesta anche di uova di taglia medio/piccola, sarebbe meglio per gli allevatori, che riuscirebbero a gestire più facilmente la domanda e l’offerta e avrebbero galline più felici. Ricordiamocene la prossima volta che dobbiamo farci una frittata.
A breve, tra l’altro, potremo preparare frittate, ma anche contorni e insalate, con le verdure sotterranee: a Londra negli ex bunker della seconda guerra mondiale c’è la prima azienda agricola sotterranea al mondo. Per la produzione vengono usate luci a LED e acqua riciclata. Chissà se l’indoor diventerà una parte del futuro della produzione agricola?
Prima di lasciarvi, un consiglio per le nostre lettrici. Secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo, nel 2017 sono state 138 milioni le donne che hanno intrapreso volontariamente un viaggio da sole. Si trovano sempre più siti e pagine sui social network fondate con l’obiettivo di aiutare le donne a pianificare il proprio viaggio. Per aiutare le nuove viaggiatrici solitarie il New World Health ha condotto uno studio per stabilire una lista dei paesi più sicuri per loro. Il primo della lista è l’Australia, seguito da Malta, Islanda, Canada e Nuova Zelanda.

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