Navigando in giro per il mondo vi raccontiamo di un’iniziativa che ha avuto luogo nel Regno Unito, che ci spiega come sostenere le persone con disturbi di apprendimento, focalizzandosi sul loro approccio al mondo della cucina. Altro tema importante concerne i lavoratori che preparano le spese online, che operano in un contesto sempre più competitivo. Parliamo infine di due cibi tipici: il funazushi, che oggi tutti conosciamo come sushi, e i confetti, dolci che noi tutti associamo ai matrimoni.
La scorsa settimana nel Regno Unito ha avuto luogo la “Learning Disability Week”: la settimana dedicata a coloro che soffrono di disturbi di apprendimento. Una delle tematiche principali riguardava il dover migliorare il modo in cui si insegna a cucinare e come renderlo più accessibile. Infatti, molte persone affette da questi disturbi hanno difficoltà a capire le istruzioni dei ricettari. Tra le numerose iniziative per far fronte a questo problema, sono stati pubblicati dei ricettari con all’interno delle ricette accompagnate da simboli esplicativi e fotografie ritraenti gli ingredienti utilizzati.
Durante il periodo del lockdown, in gran parte del mondo è stato registrato un aumento notevole del numero di spese fatte online. Il New York Times ci parla del lavoro dei “pickers”, coloro che lavorano per i supermercati e che sono incaricati di preparare gli ordini delle spese online. Ma non sono solo le spese online ad aumentare. Vi è un numero sempre più crescente di aziende che lavorano sull’ideazione di software, installati su dispositivi portatili, in grado di fornire strategie per velocizzare il lavoro svolto dai pickers. Desta preoccupazione, però, il fatto che tramite questi dispositivi i dipendenti vengano monitorati continuamente, tracciando i loro movimenti e il tempo da loro speso nella raccolta dei prodotti. Questo porta a una concorrenza malsana tra i dipendenti, i quali vengono ripresi qualora il loro lavoro non sia all’altezza degli standard di consegne imposti dai software.
Con Tom Schiller andiamo alla scoperta del predecessore del sushi moderno, il funazushi. Questo genere di sushi ha radici antichissime che risalgono all’ottavo secolo, quando il pesce veniva fatto stagionare nel sale per poi lasciarlo fermentare insieme al riso cotto. Ingredienti simili a quelli che conosciamo oggi, ma un prodotto finale che sicuramente ci colpirebbe per i suoi sapori forti e particolari.
Infine, in questo articolo del New York Times si parla di alcuni storici brand abruzzesi, produttrici di confetti a Sulmona, comune conosciuto per la produzione di questa specialità dolciaria. Nonostante il periodo appena vissuto senza la possibilità di celebrare i matrimoni (la fonte di guadagno principale), queste aziende guardano al futuro con fiducia, grazie soprattutto agli ordini dei loro clienti top-spending, come George Clooney, il Vaticano e diversi sceicchi arabi.