Terze generazioniLa storia di Yasmine Djamai, a sessant’anni dal viaggio di suo nonno dall’Algeria alla Francia

Il sesto episodio di Fermata Nanterre racconta la vita di una studentessa 19enne di origini algerine cresciuta nelle banlieue, tra senso di esclusione, precarietà e marginalità. Un progetto di Sphera e Bulle Media, disponibile su tutte le piattaforme digitali, come Apple Podcast e Spotify

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Fermata Nanterre, il podcast reportage prodotto da Sphera e Bulle media, ha vinto il premio miglior podcast nella categoria Diversity agli Italian Podcast Awards.

Il sesto episodio di Fermata Nanterre racconta la storia di Yasmine Djamai. Yasmine, 19 anni, è una studentessa e fa parte di quelle che chiamiamo terze generazioni. A sessant’anni dal viaggio di suo nonno dall’Algeria a Nanterre, raramente si è sentita straniera nel suo Paese. Il senso di esclusione però rimane e deriva dal luogo dove è nata e cresciuta, a cui viene costantemente associata: la banlieue francese. Accanto a casa di Yasmine, sorgono oggi nuove bidonvilles che vengono costantemente demolite, ricostruite, ridemolite. Sono passati settant’anni dalle politiche sociali e urbane che hanno creato le periferie, ma la migrazione resta emergenza, precarietà e marginalità.

In Fermata Nanterre, Arianna Poletti racconta la storia di un comune della periferia parigina e dei suoi abitanti. La cittadina di Nanterre è stata costruita sulle macerie delle bidonvilles sorte nel dopoguerra dove vivevano gli operai di origine algerina e le loro famiglie.

Ripercorrendo la storia di chi ha vissuto in una baracca a pochi metri dalla Tour Eiffel, il podcast racconta generazione dopo generazione quali sono le origini della segregazione sociale e urbana che hanno portato alla stigmatizzazione delle periferie. In questo comune dove «tutti vengono da altrove ma tutti sono di Nanterre», come racconta un abitante, c’è chi prova a salvaguardare e valorizzare la memoria di un’epoca perché questa non venga dimenticata.