Il blitz dei federaliL’Fbi ha perquisito la villa di Donald Trump in Florida

Lo ha fatto sapere lui stesso con un comunicato in cui ha definito l’arrivo degli agenti federali nella sua residenza come un attacco politico contro la sua candidatura alle presidenziali del 2021. Secondo la Cnn, si cercavano documenti top secret portati via dalla Casa Bianca dall’ex presidente

AP Photo/Evan Vucci, File

L’Fbi ha perquisito la tenuta di Mar-a-Lago dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump in Florida. È stato lo stesso Trump, che non era in casa, a rivelarlo con un lungo comunicato. «La mia residenza è attualmente sotto assedio, occupata da un esteso gruppo di agenti Fbi». Il blitz, ha aggiunto, è stato fatto «senza essere annunciato». Trump ha parlato di «tempi oscuri per la nostra nazione».

Secondo la Cnn, gli agenti federali cercavano documenti top secret portati via dalla Casa Bianca dall’ex presidente. Si parla di 15 scatoloni mancanti. La violazione della legge sulla rimozione di documenti ufficiali include l’interdizione di ricoprire qualsiasi carica federale. Il che potrebbe essere un ostacolo alla ricandidatura di Trump nel 2024.

Mai gli agenti dell’Fbi avevano fatto irruzione nella residenza di un ex presidente. Ma il resort di Trump non è mai stato un luogo come un altro: è qui che il presidente si era ritirato dopo aver lasciato la Casa Bianca, nel gennaio 2021, ed è qui che aveva fatto trasportare un treno di scatole e scatoloni contenenti documenti che dovevano essere consegnati alla Library di Stato, gli Archivi americani che conservano tutti gli atti e documenti della Casa Bianca.

Da mesi i legali di Trump stavano lavorando con le procure per chiarire il motivo di quel trasferimento di documenti. Il blitz è avvenuto poche ore dopo l’incontro tra l’ex procuratore federale John Rowley, che ora rappresenta Trump, con uomini del dipartimento di Giustizia. Negli ultimi giorni hanno registrato un’accelerazione anche le inchieste che riguardano il coinvolgimento di Trump nell’insurrezione del 6 gennaio 2021 e nel tentativo di sovvertire in Georgia il risultato elettorale delle presidenziali del 2020.

 

«È una persecuzione, strumentalizzazione del sistema giudiziario, l’attacco da parte dei democratici radicali di sinistra che disperatamente non vogliono che mi candidi alle presidenziali del 2024, specie dopo quello che hanno detto gli ultimi sondaggi», ha scritto Trump nel suo comunicato. Parlando di un «attacco che poteva avvenire solo in un Paese del Terzo mondo». «Purtroppo – ha aggiunto – l’America è diventato uno di questi Paesi, arrivato a un punto di corruzione che non si era mai visto».

 

L’ex presidente ha fatto un paragone anche con lo scandalo Watergate: «Lì avevano fatto irruzione nella commissione democratica, qui, invece, sono i democratici che hanno fatto irruzione in casa del 45esimo presidente degli Stati Uniti».

 

Trump poi ha accusato ancora Hillary Clinton di aver «cancellato 33 mila email». «Si era portata mobili antichi e altri oggetti dalla Casa Bianca», ha detto. E poi ha riaffermato il suo ruolo di colui che «restaurerà il potere del popolo» in nome del «nostro Paese, come mai abbiamo visto finora». La «caccia alle streghe» evocata a ogni atto della magistratura è molto probabile che ora diventerà la colonna della sua campagna elettorale.

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