PIATTO DEL GIORNO
L’abbiamo letto e ci siamo scandalizzati. Il nuovo Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare porta nel nome anni di contrasto alla fame e alla globalizzazione e rimanda ai movimenti per il diritto all’autodeterminazione alimentare. Chissà se avevano in mente questo, quando hanno cambiato nome.
Noi preferiamo comunque la visione di Maurizio Martina, che nel suo saggio “Cibo sovrano”, geolocalizza il percorso dei piatti che consumiamo e ne racconta il retroterra culturale, sociale ed economico.
FUORI MENU
Questa settimana abbiamo deciso di essere scienziati. Vi abbiamo raccontato come si ingegnerizza la pizza, per risolvere il problema della carenza di personale in cucina. E poi abbiamo spiegato perché non dovremmo aver timore di quel microonde impropriamente chiamato forno. Se lo usate solo per riscaldare il cibo o, peggio, ne avete paura alla stregua di un oggetto radioattivo o di una bomba nucleare vi spieghiamo perché non è così.
CARTA DEI VINI
Un’unica segnalazione, ma di peso, perché questo autunno segna il gradito ritorno di un vino leggendario. È stata presentata sul mercato l’annata 2015 del Gewürztraminer Spätlese. Concentrazione, finezza e grande potenziale d’invecchiamento per un altoatesino molto ambito dai collezionisti.
E già che ci siamo, come ci si prende cura di una vigna oggi? Lo abbiamo capito nel tavolo di lavoro del nostro Festival.
ALLA CARTA
Per divertirci un po’, ecco un piccolo dizionario di cucina milanese-italiano. Ci sono parole note e altre quasi sconosciute, parole un tempo di uso comune che oggi sono una curiosità per molti e un ricordo per pochi. Ma soprattutto ci sono parole evocative di sapori e territori come solo quelle dialettali possono essere. Per questo vale la pena dare una ripassata al milanese gastronomico.
È ANCORA FESTIVAL
Continuiamo a pubblicare tutti i report dei tavoli e dei talk del nostro Festival, per una sintesi delle nostre riflessioni. Ma questa settimana c’è stata una bella novità: il nostro Festival si può ascoltare (e riascoltare) in un podcast che racconta le riflessioni di chi c’era e le idee emerse ai vari tavoli. Perché una giornata indimenticabile non può durare soltanto ventiquattr’ore.
Siamo giunti al termine, e per questo fine settimana noi approfondiremo la conoscenza del progetto “Cotti in Fragranza”, un’azienda palermitana che vuole essere riconosciuta per la qualità del suo cibo e non per il suo Dna benefico, ma che fa del buono, qualcosa di ancora più buono.
Voi toglietevi le fette di prosciutto dagli occhi e fateci un aperitivo truly italian style.
Buona cucina!
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