L’iniziativa di comunicazione lanciata nelle scorse settimane dal Consorzio del Prosciutto di San Daniele con il sostegno dell’Unione Europea ha l’obiettivo di informare consumatori e stakeholder di Italia, Francia e Germania al fine di costruire e mantenere un dialogo sul tema della sostenibilità riconducibile al Prosciutto di San Daniele. La Dop friulana è infatti un prodotto dell’agricoltura europea e adotta delle pratiche di comportamento sostenibili che sono inserite nelle strategie “from Farm to Fork” a favore degli obiettivi dell’Agenda 2030.
L’approccio del Consorzio parte dalla premessa che la sostenibilità della catena del Prosciutto di San Daniele si basa su azioni concrete da parte di tutti gli attori coinvolti. I contenuti informativi della campagna saranno estrapolati dal modello di sostenibilità, documento che il Consorzio ha adottato nel 2019 nel quale sono indicati obiettivi e azioni per ogni ambito di intervento.
La divulgazione in Italia sarà veicolata da presenze all’interno dei punti vendita della grande distribuzione, una campagna di comunicazione online sui social e anche attraverso una specifica landing page. In Francia e Germania, inoltre, verranno organizzati workshop mirati a realizzare una comunicazione approfondita con gli operatori della distribuzione e consentire loro un confronto diretto con i professionisti del settore.
Dall’anno della sua costituzione, nel 1961, il Consorzio del Prosciutto di San Daniele opera a favore della tutela e della promozione del Prosciutto di San Daniele, della comunità territoriale e dell’ambiente, attuando azioni concrete a salvaguardia dell’ambiente e del consumatore.
Tra le azioni già compiute, ricordiamo nel 2005 il supporto a uno studio tecnico volto a contrastare l’attuazione di un intervento di laminazione e limitazione del corso del fiume Tagliamento risultato imprescindibile nella generazione del microclima e della corretta ventilazione naturale che stagiona i prosciutti. Ogni anno, inoltre, il Consorzio è impegnato in iniziative di economia circolare attraverso il recupero di oltre 3.600 tonnellate di sale di scarto derivante dal processo di produzione che, una volta trattato, viene destinato in altri usi come, ad esempio, antighiaccio stradale.
Tra i programmi rivolti all’ambiente, infine, grande attenzione viene rivolta all’ottimizzazione dei processi di raccolta e riciclo del sale, della gestione delle acque reflue e della tracciabilità della filiera, tutti elementi che concorrono a valorizzare sempre di più il luogo d’origine del Prosciutto di San Daniele Dop per mantenere elevati gli standard qualitativi del prodotto.