Una forte scossa di terremoto di magnitudo 7,8 ha colpito il sud-est della Turchia e la Siria. Il sisma è stato avvertito da milioni di persone in tutta la regione, compresi Libano e Israele. Il bilancio provvisorio segna almeno 2.300 morti: sarebbero più di 430 le vittime, e 1.280 i feriti, in Siria; 1.498 le vittime accertate in Turchia, e 7.600 i feriti; il Guardian riferisce che nel nord-ovest della Siria, dove il governo non ha alcuna forma di controllo sul territorio, i gruppi che vi operano dicono che il bilancio delle vittime è di almeno 380, con molte centinaia di feriti.
L’epicentro del terremoto è localizzato vicino a Gaziantep, città della Turchia centro-meridionale, a circa novanta chilometri dal confine siriano, ma la scossa è stata avvertita fino al Cairo, in Egitto. Dopo la prima, ci sono state numerose scosse, in una sequenza sismica (diversa dalle scosse di assestamento): una è stata particolarmente forte, di magnitudo 7.5.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato che le squadre di ricerca e soccorso sono state inviate nelle aree colpite dal terremoto e il Paese ha chiesto assistenza internazionale per i soccorsi. La Turchia è un Paese colpito frequentemente da terremoti, dal momento che è attraversata da linee di faglia.
In Italia, la protezione civile ha diramato l’allerta tsunami per le coste orientali di Calabria, Puglia, Marche, Abruzzo e Sicilia. Al momento però il pericolo sembra rientrato, o almeno ridimensionato: a seguito del sisma l’Ingv aveva stimato in un’onda di impatto sulla costa siciliana intorno alle 6:35, su Siracusa‚ alle 6:39 a Catania, e alle 6:40 a Messina. Poi anche su Portopalo, Ginostra, Strombolicchio, Milazzo, Palermo, Marettimo, Gela, Pantelleria, Lampedusa, Porto Empedocle, Sciacca e Mazara del Vallo. Ma le prime registrazioni hanno fatto rilevare un’onda «non superiore ai 15 centimetri, l’allarme sembra ridimensionato», fanno sapere dalla Protezione civile.
Ad ogni modo il Dipartimento regionale Protezione civile (Drpc) della Sicilia ha invitato «i cittadini ad allontanarsi dal litorale basso‚ da zone portuali‚ e di avvisare la popolazione e porre la massima attenzione».