Corsi e ricorsiAngelino Alfano ritorna in veste di presidente del colosso piemontese delle autostrade

L’ex ministro agrigentino è stato nominato al vertice di Astm, società del gruppo Gavio che gestisce più di 6mila chilometri di reti autostradali, in Italia, Brasile e Regno Unito. L’ex numero due di Forza Italia si è ritirato dalla politica nel 2018

A cinque anni dal suo addio alla politica, il politico «senza quid» (copyright di Berlusconi) Angelino Alfano ritorna in pista con una nomina di peso. L’avvocato agrigentino, ex ministro ed ex numero due di Forza Italia, è stato nominato alla presidenza del colosso piemontese della mobilità Astm del Gruppo Gavio.

Astm gestisce una ragnatela di 6.200 chilometri di autostrade, distribuite tra Regno Unito, Brasile e Italia, che ne fanno il secondo concessionario al mondo. La società ha sotto di sé, tanto per capire, la A4 da Torino a Milano e il Traforo del Frejus.

Ma soprattutto Astm, 3,4 miliardi di ricavi, ha tante partite infrastrutturali da «sbloccare» e da portare a termine. In particolare in Piemonte, dove c’è in cantiere l’autostrada «infinita» Asti-Cuneo (da 30 anni in attesa di essere completata) e la questione sulle autostrade contese piemontesi appesa al giudizio del Consiglio di Stato. Il ministero dei Trasporti aveva aggiudicato alcune concessioni al Consorzio Stabile Sis della famiglia cuneese Dogliani, ma la famiglia Gavio, già vincitrice della gara un anno prima, nel 2020, era stata  esclusa per un vizio di forma, perché la Salt, società di Astm, non aveva la qualifica di costruttore come richiesto dal bando. Oggi è in corso un giudizio di revocazione presso lo stesso Consiglio di Stato che aveva confermato l’esclusione. Il derby delle autostrade piemontesi si è tramutato così in una guerra di carte bollate, di cui si attende ancora l’esito.

Roba da avvocati come Alfano, insomma. Anche se non sarà un presidente esecutivo e non avrà deleghe sostanziali. La gestione operativa di Astm resterà nelle mani dell’ad Umberto Tosoni.

Ministro della Giustizia con Berlusconi, dell’Interno con Letta e Renzi, degli Esteri con Gentiloni premier, chiusa la sua tormentata carriera politica in lite con Berlusconi, che lo definì un leader «senza il quid», Alfano è diventato partner dello studio legale BonelliErede. Sa molto di diritto civile e dell’impresa. Soprattutto vanta una rete trasversale di relazioni nella politica e nelle istituzioni che tornerà molto utile ad Astm.

Nel 2019 Alfano era stato anche nominato presidente del gruppo Ospedaliero San Donato, la holding della famiglia Rotelli attiva nella sanità privata che controlla anche il San Raffaele e l’ortopedico Galeazzi a Milano. E dal 27 febbraio scorso era diventato anche presidente de La Villata spa, società immobiliare interamente controllata da Esselunga.

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