Meno tasse per chi fa figli. Meglio se due. Una sorta di bonus “110 per cento” pensato per aumentare la natalità. Ieri a Milano, al Salone del mobile, la premier Giorgia Meloni ha detto che il governo ha intenzione di «incentivare la natalità». che si trova oggi al suo minimo storico, con meno di sette neonati e più di dodici decessi ogni mille abitanti che fa 1,5 milioni di residenti in meno rispetto al 2014. E così il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti starebbe lavorando a un dossier per intervenire con forza sul tema, scrive Il Foglio.
La proposta che il titolare del Tesoro formalizzerà nei prossimi giorni è quindi questa: i nuclei familiari composti da almeno due figli non pagheranno le tasse. Non si sa ancora quali tasse verranno tagliate. Intanto, sul breve termine, come lo stesso Giorgetti ha scritto nel Documento di economia e finanza, il modo migliore per ridurre il rapporto debito/Pil è aumentare il flusso di immigrati che arrivano e restano nel nostro Paese – con buona pace del ministro Francesco Lollobrigida che ha evocato la «sostituzione etnica». Sul lungo termine, invece, bisognerebbe sostenere la natalità. Ed ecco l’idea di andare oltre i semplici sgravi proposti alle famiglie, riducendo invece il numero di tasse da pagare. Se sul reddito, sul lavoro o sul patrimonio, si vedrà.
In Europa, l’unico Paese ad aver già studiato una norma simile è l’Ungheria di Viktor Orbán, che dal 2020 ha offerto la possibilità alle donne con quattro o più figli di non pagare più tasse sul reddito. Al contrario dell’Ungheria che ha venduto questa legge come una norma «anti migranti» – fa notare Il Foglio – l’Italia (al di là delle farneticazioni di Lollobrigida) è un Paese che ha scritto nero su bianco nel suo Def l’esatto contrario: senza immigrati in più, l’Italia diventerà più povera e indebitata.