Oltre sessanta cantine si stanno preparando a celebrare il frutto del lavoro che le vede impegnate con amorevole dedizione da anni, talvolta secoli. Sono più di centosettanta gli eventi distribuiti nei comuni del territorio bresciano vocato alla produzione del Franciacorta, e che sabato 16 e domenica 17 settembre accoglieranno locals e turisti in un clima di svago e di formazione, con il desiderio di coniugare la conoscenza del vino a quella della sua regione di origine.
Orientarsi nel vivace carosello delle esperienze organizzate per la quattordicesima edizione del Festival Franciacorta in Cantina non è banale… Perché non approfittare di una panoramica dei principali appuntamenti in programma?
Bellavista
Il ricordo delle estati in campagna dai nonni, l’amore profondo per una terra variegata e generosa, e un’innata inclinazione a perseguire l’eccellenza in ogni sua forma hanno trasformato l’intuizione di Vittorio Moretti in una delle più autorevoli realtà vitivinicole della Franciacorta.
E proprio dal racconto di una cantina che è anche casa avrà inizio la proposta studiata da Bellavista per questo Festival: la visita guidata attraverso i luoghi che hanno segnato la storia dell’azienda, accompagnata da una degustazione itinerante, sarà il preludio di una conoscenza che prosegue a tavola, grazie alla sinergia tra le migliori selezioni della cantina e la “cucina della memoria” dello chef Andrea Aprea.
Chi invece vuole semplicemente godersi la casa sulla collina che si erge nel cuore della Franciacorta potrà circondarsi di musica e parole nel piazzale di Bellavista.
Contadi Castaldi
Giovane sorella di Bellavista, la cantina Contadi Castaldi nasce dalla conversione della Fornace Biasca: e così, l’antico fabbricato che un tempo assisteva alla trasformazione della terra in mattoni oggi è sede di quella magica alchimia per cui l’uva diventa vino. I ricordi d’infanzia di Mariella Moretti, che qui trascorreva i pomeriggi del doposcuola, continuano a vivere in una cantina vivace e contemporanea.
E questo spirito pop traspare nelle iniziative pianificate per il terzo fine settimana di settembre: gli ospiti potranno passeggiare nelle gallerie della vecchia fornace e avranno l’opportunità di conoscere Contadi Castaldi con le sue etichette, accompagnati dalla musica del dj set. Altrettanto moderna l’offerta gastronomica, curata dal “Bekér” Fabrizio Nonis affiancato da tre giovani promesse della cucina italiana.
Guido Berlucchi
In occasione del Festival Franciacorta in Cantina, l’azienda che ha guidato il destino dell’intera regione accoglierà il grande pubblico tra i filari del vigneto Brolo e nella cantina storica in cui oltre sessant’anni fa è nato il primo Franciacorta. Sarà Arturo Ziliani – Ceo ed enologo della Guido Berlucchi, nonché figlio del patron Franco Ziliani – a raccontare le riserve protagoniste della degustazione che sarà allestita nelle sale private di Palazzo Lana Berlucchi.
Nel corso delle giornate di sabato 16 e domenica 17 settembre saranno inoltre offerti dei tour gratuiti alla scoperta del Castello di Borgonato, in cui poter ammirare la scultura luminosa dedicata alla “dimensione operosa della Franciacorta”, commissionata dalla Guido Berlucchi in occasione di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023.
Come l’opera d’arte, anche la proposta culinaria andrà a celebrare l’incontro delle due città in questa terra di mezzo, attraverso una cena a sei mani che vedrà coinvolti Arianna Gatti – giovane executive chef del Forme Restaurant di Brescia – e i fratelli Manzoni dell’Osteria degli Assonica di Sorisole.
Bersi Serlini
Secoli di storia avvolgono le Cantine Bersi Serlini: i monaci cluniacensi della vicina Abbazia di San Pietro in Lamosa costruirono le sue volte imponenti con sassi di campo e occuparono il fabbricato per settecento anni, fino a quando la proprietà non passò ai privati e nel 1886 alla famiglia che ancora oggi la possiede.
E proprio dalle cantine sotterranee avrà inizio il viaggio nel passato e nel presente di Bersi Serlini, che proseguirà con la degustazione dei suoi Franciacorta negli “Sparkle Corner” allestiti per il Festival; lì accanto, la “Corte dei Sapori” sfiderà gli ospiti nella ricerca dell’abbinamento perfetto con i piatti della tradizione bresciana.
Chi desidera avventurarsi nell’esplorazione delle vigne potrà partecipare al walking tour pomeridiano guidato dalla voce di Stefano Mancuso, professore dell’Università di Firenze e fondatore del Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale. Questo cammino avvincente conduce il visitatore nell’Orto Vitae, a forma di foglia di vite Chardonnay: un vero e proprio labirinto di aromi e profumi, creato con materiali organici provenienti dal vigneto precedentemente piantato, che così continua a vivere in una nuova forma.
Da non dimenticare il “picnic blue” tra i filari con dress code denim blue jeans, e il “silent party” al chiaro di luna che concluderà la prima giornata di eventi in simbiosi con la quiete della natura.
Mosnel
Sabato 16 e domenica 17 settembre la residenza secolare che dal 1836 ospita la famiglia Barboglio aprirà le sue porte al pubblico per raccontare la sua lunga tradizione vitivinicola, e in particolare per approfondire le peculiarità del metodo di conduzione biologico e le ragioni che hanno spinto l’azienda a questo importante cambiamento. Non mancherà una degustazione guidata delle etichette – “riedizioni” incluse – che hanno definito lo stile Mosnel, nome dialettale di origine celtica scelto nel 1976 per indicare il “cumulo di sassi” sul quale sorge l’azienda.
Chi ha poco tempo a disposizione o conosce già la cantina potrà saltare la visita e dedicarsi all’assaggio delle novità con la formula “degusta e via”; chi invece avrà il piacere di trattenersi in vigna per un’esperienza completa potrà godersi un picnic ideato in collaborazione con due ristoranti franciacortini: Dispensa Franciacorta (il sabato) e Osteria Casa Marcellina (la domenica).
Villa Franciacorta
È nel 1960 che Alessandro Bianchi – a soli 26 anni – si innamora di Borgo Villa, riconoscendo in questo primo nucleo abitativo di Monticelli Brusati la realizzazione di una passione innata: «la vita a contatto con la Natura e il suo divenire». E così iniziano i lavori di restauro che hanno riportato il borgo medievale agli antichi fasti, valorizzando le potenzialità di queste terre con la sensibilità e l’umiltà di chi si sente custode, e non padrone. Solo nel 1978, dopo un periodo di studi durato ben diciotto anni, nasce il primo Franciacorta millesimato di casa Villa: il Pinot di Franciacorta Methode Champenoise.
Ancora oggi Villa Franciacorta produce solo millesimati ottenuti da uve di proprietà, scelta che contraddistingue la filosofia della maison e della famiglia Bianchi, e che chiunque vorrà visitare l’azienda in occasione del Festival avrà modo di approfondire. Seguirà l’esclusivo aperitivo al tramonto presso la Casa dell’Eremita che sorge sulla collina del famoso vigneto “Gradoni”. Per cena i filari ospiteranno un tavolo di sessanta metri imbandito con le creazioni di Andrea Marenzi, “oste” di Éla Osteria in Villa, naturalmente accompagnate dalle prestigiose etichette di Villa Franciacorta.
Forme Restaurant
Via Codignole, 52 – Brescia
Osteria degli Assonica
Via Don Santo Carminati, 9 Sorisole (Bg)
Dispensa Franciacorta
Via Principe Umberto, 23 – Torbiato (Bs)
Osteria Casa Marcellina
Via Chiesa, 75 – Camignone (Bs)
éla – Osteria in Villa
Via Villa, 20 – Monticelli Brusati (Bs)