L’operazione disgelo nei rapporti tra Unione europea e Qatar è nelle mani di Luigi Di Maio. L’ex ministro degli Esteri dei Cinque Stelle e attuale rappresentante speciale Ue per i Paesi del Golfo in queste ore è in Qatar, dove ha incontrato ieri il primo ministro (e ministro degli Esteri) Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani.
«Abbiamo avuto un colloquio produttivo sul rafforzamento della sicurezza regionale, sulla riduzione della tensione e sulle opportunità di un’azione congiunta regionale e bilaterale attraverso il nuovo partenariato strategico dell’Unione europea con il Golfo», ha scritto Di Maio su X (ex Twitter).
Si tratta del tour di «debutto» di Di Maio, dopo le esperienze al governo italiano, nella sua nuova veste europea. Ed è anche il primo viaggio «istituzionale» di un rappresentante dell’Unione dopo lo scoppio del caso Qatargate, con le indagini sulla presunta corruzione da parte di esponenti del Paese del Golfo a eurodeputati. L’obiettivo della missione è ristabilire i rapporti e rilanciare la partnership tra l’Unione e il Qatar. Una missione delicata dopo le tensioni relative allo scandalo che ha travolto l’Europarlamento.
Proprio lo scoppio del caso Qatargate ha «ritardato» nei mesi scorsi la scelta del rappresentate Ue per i Paesi del Golfo. Si era parlato anche di pressioni sull’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, proprio per bloccare la nomina di Di Maio.
L’Unione si muoverebbe ora su cinque fronti: energia, commercio, sicurezza (in particolare antiterrorismo e cybersecurity), partnership universitarie e rapporti tra istituzioni.
Per l’ex ministro grillino si tratta del primo vero banco di prova nella sua nuova veste di rappresentante Ue. A luglio ha visitato l’Arabia Saudita. Mentre dopo Ferragosto ha fatto scalo in Bahrein. Dopo il Qatar, nei prossimi giorni sarà in Oman e negli Emirati arabi.