Nella notte si è svolto alla Casa Bianca l’incontro tra il presidente americano Joe Biden e l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky. E il dipartimento di Stato americano ha annunciato un nuovo pacchetto di armi all’Ucraina per 325 milioni di dollari, finanziato con fondi già destinati al sostegno all’esercito ucraino, oltre che la consegna di carri armati Abrams a partire dalla prossima settimana. Per il momento invece non è prevista la fornitura del sistema missilistico tattico dell’esercito, noto come Atacms.
«L’Ucraina è un partner molto importante per gli Stati Uniti», ha detto Biden. «Insieme ai nostri alleati del G7, stiamo formalizzando il nostro impegno a sostegno della sicurezza ucraina nel lungo termine: vogliamo una pace giusta e duratura, che rispetti la sovranità e l’integrità territoriale del Paese». Poco prima Zelensky aveva lanciato il suo appello ai senatori Usa: «Senza aiuti perdiamo la guerra».
«La resilienza, il coraggio e la determinazione dell’Ucraina hanno ispirato il mondo e galvanizzato gli sforzi statunitensi e globali per aiutarla a difendersi e a garantire il proprio futuro», si legge in una nota del segretario di Stato Antony Blinken. Il nuovo pacchetto di aiuti include «nuovi sistemi di difesa anti-aerea, munizioni di artiglieria, sistemi anti-carro nonché munizioni a grappolo, che miglioreranno ulteriormente la capacità dell’Ucraina di continuare la sua controffensiva».
«Il nuovo pacchetto di armi per l’Ucraina è molto potente», ha commentato Zelensky. «Grazie mille al presidente, è esattamente ciò di cui i nostri soldati hanno bisogno adesso. Grazie per tutti questi 575 giorni».
In precedenza Zelensky aveva incontrato una delegazione bipartisan dei leader del Congresso: nella riunione a porte chiuse, il portavoce repubblicano Kevin McCarthy ha palesato lo scetticismo di una parte dei repubblicani nell’approvare un nuovo round di aiuti militari e umanitari da 24 miliardi di dollari destinato a Kyjiv, secondo quanto richiesto dall’amministrazione Biden.
Il presidente ucraino ha poi lasciato gli Stati Uniti in direzione del Canada, dove è stato accolto dal premier Justin Trudeau.