Oltre GazaSi combatte anche in Cisgiordania

Da Jenin nella notte racconti di attacchi e segnali di allargamento del conflitto. L'Iran fa sapere di non temere gli attacchi americani e l'Idf recupera due donne, una era stata rapita il 7 ottobre, l'altra è una soldatessa 19 di cui era stato fatto girare un macabro video

Ci sarebbe la Cisgiordania da questa notte nel mirino delle forze israeliane. Secondo fonti palestinesi nella città di Jenin, l’Idf ha circondato l’ospedale Ibn Sina dove è stata disposta l’evacuazione e sarebbero in corso perquisizioni dei locali e delle ambulanze. Sotto la struttura ospedaliera è stato anche trovato un tunnel ed è la stessa intelligence americana a dirsi ormai sicura che Hamas abbia posto le proprie basi proprio sotto gli edifici sanitari. 

L’operazione militare delle prime ore di oggi avrebbe provocato due morti e una decina di feriti dopo un attacco aereo. Una sparatoria tra le squadre di Hamas e la polizia israeliana alle porte di Gerusalemme conferma poi che la tensione sta salendo. Sotto stretta osservazione anche il campo profughi di Khan Younis, dove è forte il sospetto che siano trattenuti parte degli ostaggi.

Sull’allargamento del conflitto è intervenuto anche Hossein Amir-Abdollahian, ministro degli esteri iraniano che dopo aver bollato come autolesionista la scelta americana di dislocare le portaerei vicino alle coste persiane ha sostenuto che «Il fatto che l`esercito yemenita attacchi i territori occupati con missili e droni significa che la guerra ha iniziato ad espandersi. Che la guerra si stia estendendo è confermato anche dal fatto che Hezbollah combatta ormai contro un terzo dell’esercito israeliano».

Intanto a Gaza City prosegue e si allarga da nord a sud l’offensiva contro Hamas. Colpita con un attacco aereo anche l’abitazione di Ismail Haniyeh, leader politico di Hamas, che però da tempo vive in Qatar con la famiglia. Smentita invece la notizia di un attentato contro Mahamoud Abbas, presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese dopo il video postato su X sul profilo verificato di Unheard Voices. Si vede un convoglio attaccato ma a bordo non ci sarebbe stato il leader politico e addirittura le scene mostrate risalirebbero al 7 novembre scorso.

Dall’operazione presso l’ospedale di Al Shifa emerge poi il ritrovamento di due donne. Si tratta di Yehudit Weiss, che era stata rapita con gli altri 240 ostaggi il 7 ottobre e della soldatessa Noa Marciano, 19 anni. Un video di lei prima e dopo essere giustiziata era stato diffuso nei giorni scorsi.

X