La Corte Internazionale di Giustizia delle Nazioni Unite con sede a L’Aia si è rifiutata di chiedere a Israele di interrompere la sua campagna militare contro Hamas ma invita Gerusalemme ad adottare misure immediate volte a prevenire il genocidio nella Striscia di Gaza. I diciassette giudici della Corte hanno emesso una sentenza preliminare stabilendo sei misure provvisorie tra cui la richiesta di garantire l’assistenza umanitaria a Gaza. Ma non hanno accolto la richiesta del Sudafrica di emettere un’ordinanza d’emergenza che imponesse a Israele di cessare tutte le operazioni militari mentre esaminava il caso.
Secondo il governo sudafricano le azioni di Israele a Gaza violano le leggi internazionali sul genocidio, affermando che le operazioni militari terrestri sarebbero mirate alla distruzione del popolo palestinese. Israele ha respinto le accuse, sostenendo che le sue operazioni a Gaza sono un atto di autodifesa dopo il pogrom del 7 ottobre in cui sono morti un migliaio tra militari e civili israeliani e almeno duecentocinquanta persone sono state rapite da Hamas. Le forze armate israeliane stanno conducendo una campagna mirata per sradicare il gruppo terroristico palestinese dalla Striscia di Gaza. Le decisioni della Corte sono vincolanti e non soggette a appello, sebbene la Corte stessa non abbia mezzi diretti per far rispettare i suoi ordini.